Login Registrati
Il maltrattante, se non punito, aumenta le sue azioni criminose. Corso di Formazione a Santa Susanna

Il maltrattante, se non punito, aumenta le sue azioni criminose. Corso di Formazione a Santa Susanna

Sarebbe veramente un grande passo avanti limitare le denunce intervenendo sulla formazione e sensibilizzazione del problema.

Giovedi, 25/04/2024 - Il 21 Aprile 2024 si è concluso con successo il percorso di Alta Formazione per Operatrice antiviolenza, presso Torre Santa Susanna (BR). Tanti i relatori di prestigio presenti alla consegna degli attestati finali:
Il Dott. Giovani Marino Sostituito Procuratore presso la Procura di Brindisi, il Comandante provinciale dei Carabinieri Col. Leonardo Acquaro, il Cap. Alessandro Genovese, il Dirigente della P S. Dott. Eugenio Cantanna, il Presidente del Consorzio ATS Br4 Dott. Antonio Calabrese, il Com. della Polizia locale Dott. Vincenzo Serpentino, l'Assessore alle Politiche Sociali Avv. Lucrezia Morleo, la Dott ssa Franca Passaseo di AFG, la professoressa Elena Manigrasso, docente dell’I. C. Aldo Moro di Carosino, la militante di mille battaglie contro la violenza maschile Pina Bleve.
Prima della consegna degli attestati ogni relatore ha voluto sottolineare alcuni passaggi importanti per contrastare la violenza domestica, per fare rete, per non restare soli, per poter formare e informare su questo grave problema sociale.
Il Dott. Giovani Marino, Sostituito Procuratore presso la Procura di Brindisi, ha affermato che il sogno sarebbe ricorrere in estrema ratio al Diritto; sarebbe veramente un grande passo avanti limitare le denunce intervenendo sulla formazione e sensibilizzazione del problema. Reiteare il reato invece è all’ordine del giorno, bisogna bloccare il comportamento antisociale del maltrattante, che se non punito, aumenta le sue azioni criminose. Non considera disvalore i suoi gesti umilianti verso la donna. A Brindisi sono stati attivati nell’ultimo anno 800 codici rossi: cifre allarmanti che se non vengono affiancate da personale, rischiano di rallentare la giustizia.
Le indagini poi sono meticolose dato che il maltrattante è per la maggior parte incensurato, le azioni maltrattanti le agisce all’interno della sua casa, protetto dal silenzio di chi sta attorno. Immaginiamo la difficoltà a fare uscire fuori i suoi reati.
Se l’avvocato o avvocata che segue la cliente nota che i tempi sono lunghi per la sua assistita, può segnalare la gravità del caso direttamente in Procura.
Il Comandante provinciale dei Carabinieri Col. Leonardo Acquaro, dichiara che per le minacce persecutorie l’investigazione scientifica ha fatto grandi passi avanti, anche attraverso un personale fortemente formato. Profilare il soggetto è il primo passo, quindi le denunce precedenti anche se ritirate sono un importante mezzo per profilare un soggetto, anche incensurato e che si muove indisturbato nella società. È nata a Brindisi “LA STANZA TUTTA PER Sé”, una stanza di accoglienza per la donna che si deve sentire tutelata mentre racconta le violazioni contro di lei da parte di chi doveva amarla. Una delle prime stanze in tutta Italia, e si trova a Brindisi. Un grande passo. Mai chiedere alla vittima: cosa hai fatto per avere subìto questo? È maltrattare ancora e salvare il maltrattante. Oppure: “signora, facendo queta denuncia lei scombina la famiglia, è convinta?”.
Il maltrattante la passa liscia anche con queste protezioni sociali; inoltre troppe volte la donna è oppressa dalla famiglia del marito, affinché si comporti in un certo modo per evitare le azioni violente di lui. Il marito è ritenuto una persona normale dalla famiglia. I suoi gesti violenti sono ritenuti fatti di famiglia che si possono evitare, se lei è più comprensiva...
Altra domanda: lei ha figli? Quasi a voler dire, lo faccia per i figli, cerchi di calmare suo marito e vada a casa.
Ed è così che la donna si trova in una situazione di debolezza, e ritira tutto o decide a priori di non denunciare.
Il Com. della Polizia locale Dott. Vincenzo Serpentino, dichiara che partecipare a corsi di formazione per i vigili urbani sarebbe un toccasana, la parola vigili è già un segnale che manifesta l’importanza del percorso formativo. Il vigile urbano è il collante più prossimo del tessuto sociale, va aiutato a comprendere in toto i meccanismi del maltrattamento verso le donne.
La tavola rotonda si è chiusa con le parole toccanti della “dea ex machina” Franca Rizzo, la quale ha ringraziato tutti per il grande impegno riversato sui contenuti del corso, in primis ha abbracciato tutte le volontarie e volontari dell’associazione Fioridiloto. Alla prossima.
Elena Manigrasso

Link Esterno

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®