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 GIOVANNI FALCONE LA MENTE E IL CUORE AL FESTIVAL DEL CINEMA DI FRONTIERA DI MARZAMEMI

GIOVANNI FALCONE LA MENTE E IL CUORE AL FESTIVAL DEL CINEMA DI FRONTIERA DI MARZAMEMI

Il cortometraggio proiettato il 29 luglio all'XI edizione del Festival nell'ambito della sezione Fuori con-Corto, nel Cortile Arabo per Lampi sul Mediterraneo

Venerdi, 29/07/2011 -
Il cortometraggio Giovanni Falcone La mente e il cuore, da un'idea di Marinella Fiume, per la regia di Marco Grisafi sarà proiettato stasera 29 luglio all'XI edizione del Festival di Frontiera di Marzamemi, nell'ambito della sezione Fuori con-Corto, nel Cortile Arabo per Lampi sul Mediterraneo. Dal 25 al 30 luglio 2011, la piazza di Marzamemi (Siracusa) si conferma la sala cinematografica, a cielo aperto, più grande e più a Sud d’Europa. Un confronto “obbligato” per chi voglia interrogarsi e provare a capire il legame forte che tiene insieme frontiere diverse: la Sicilia, il Mediterraneo e i paesi del Sud del mondo. Per questo si può, si deve parlare, d’integrazione. Una parola sola. Due sguardi diversi: SiciliAnima. L’antico borgo marinaro, ospita, ancora una volta, la manifestazione cinematografica ideata e diretta dal regista Nello Correale e promossa e organizzata dal Cinecircolo Baia delle Tortore di Pachino. La vice-direzione artistica è appannaggio dello storico del cinema Sebastiano Gesù. Marzamemi è una festa di cinema. Tra i numerosi ospiti: Margareth Madè, attrice; Antonio Capuano, regista; Beppe Fiorello, attore; Donatella Finocchiaro, attrice; Emidio Greco, regista; Attilio Bolzoni, giornalista di Repubblica; Pietro De Miceli, Sicilia Film Commission; Jean M. Faure, filmaker; Bruno Roberti, critico-docente di cinema; Mario Serenellini, giornalista cinematografico, Ivan Scinardo, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia sede di Palermo.

Come da tradizione, il festival punta, sulla propria vocazione internazionale. “Frontiera, non come territorio ai margini – afferma Correale – ma come la parte situata di fronte. Cinema di frontiera, non cinema di periferia, cascame di un cinema dominante, centripeto, che si difende; bensì un cinema che s’interroga, che guarda all’altro da sé, aperto al nuovo. Un cinema che sia punta avanzata verso l’esterno, avamposto e non retroguardia. Cinema di frontiera inteso nel suo valore simbolico, oltre che geografico nell’accezione più ampia del termine. Frontiere territoriali, culturali, ma anche dell’anima e dei linguaggi. Vero punto d’incontro tra passato, presente e futuro. Frontiera non come limite, confine, ma finestra sull’universo, sugli universi circostanti e opposti. Cinema interculturale che cerca i caratteri congiungenti tra i popoli più che quelli divisori. E’ questo il cinema di frontiera che intendo mostrare”. Infatti, il concorso presenta film che hanno fatto incetta di premi nei maggiori festival del mondo ma che hanno avuto difficoltà ad incontrare in Italia il pubblico che meritano.

Il festival si compone, come sempre, di numerose sezioni:

22 film Fuori Formato e documentari che arrivano dalle frontiere calde del mondo.

5 film del Concorso internazionale dei lungometraggi.

Il Con-corto, una selezione di 16 cortometraggi in concorso curata dalla Filmoteca Laboratorio 451, che accoglie il meglio del cinema breve italiano. Il catalogo e gli incontri con gli autori dei corti sono coordinati da Andrea Di Falco, in collaborazione con Elisa Ragusa e Chiara Pitti. Si tratta della squadra che si occupa della direzione artistica del VideoLab Film Festival, Concorso Nazionale dei Corti del Cinema d’Arte, che si tiene, da tredici edizioni, sulla costa ragusana.

Il Fuori Con-corto, una selezione di 23 cortometraggi fuori concorso.

Una rassegna di due grandi autori amati, non solo dai cinefili, che segnano, in avanti, i confini della ricerca cinematografica come: Raul Ruiz, cui è dedicato un Focus sul suo cinema, che comprende 6 film: Schermi del sogno a cura di Bruno Roberti. E un Ritratto d'autore di cui è protagonista Antonio Capuano, con 4 film.

La serata di gala, in cui viene mostrato un film muto con accompagnamento musicale dal vivo dell'Ensemble Darshan: Finis Terrae di Jean Epstein, Francia 1929, 80'.

Tre sezioni del festival sono curate dal giornalista Mario Serenellini. Una rassegna di corti d’animazione. In apertura di ogni serata, a partire dal 26 luglio, viene proiettato un corto animato, per un totale di 5 cartoon. Poi, Garibaldesca: Notte risorgimentale; e, ancora, Frontiera Africa.

Un Corso sul cinema 3D curato dal regista Andrea Traina, al quale partecipano cinque giovani registi provenienti dalla Tunisia e dalla Romania e giovani studenti siciliani.

Una rassegna di cinema e musica, un appuntamento tra i più seguiti, in cui vengono mostrati 5 film di altrettanti autori: John Turturro, Thom Zimny, Piergiorgio Gay, Tom DiCillo, lo stesso Correale, con il documentario La voce di Rosa, sulla Balistreri.

Le chiacchiere sotto il fico: Incontri di autori con il pubblico curati e condotti dalla giornalista Sabina Minardi. Quest’anno partecipano autori di cinema, scrittori e giornalisti di varia provenienza, che affrontano i temi cari al festival. Vengono presentati libri che richiamano le frontiere e i confini da superare; tra gli altri, intervengono: Giuseppina Torregrossa, Franco La Cecla, Attilio Bolzoni, Carmelo Sardo, Mario Serenellini, Gaetano Savatteri, Daniele Fortini.

Giovedì 28 Luglio è previsto un incontro del Coordinamento Festival del Cinema in Sicilia. 34 rappresentanti di manifestazioni cinematografiche siciliane presentano il progetto di costituzione di un consorzio culturale.



(29 luglio 2011)

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