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La Collina dei Venti, un luogo magico per le donne vittime di violenza

La Collina dei Venti, un luogo magico per le donne vittime di violenza

Presentato il progetto, primo in Europa, che prevede la realizzazione di una casa di semiautonomia a Bracciano. Per l'associazione Paola Decini il primo passo verso un sogno

Lunedi, 25/03/2019 - Un luogo magico, da sempre destinato a scopi sociali. Così è stata definita la ‘Collina dei Venti’, che presto diventerà la prima casa di semiautonomia in Europa destinata alle donne vittime di violenza che, dopo la fase dell’emergenza, hanno bisogno di una situazione stabile in cui ricostruire percorsi di autonomia psicologica ed economica. (servizio video)
Il progetto è ambizioso, ma può contare su gambe robuste che le hanno permesso di arrivare ad una prima e importate tappa: l’ufficializzazione del partenariato tra l’Associazione per la Fondazione Paola Decini e l’Università Agraria di Bracciano, proprietaria dell’area.
Il progetto è stato illustrato sabato 23 marzo nella cittadina del Lazio dominata dal massiccio castello Odescalchi: all’affollata presentazione nella Sala dell’archivio storico comunale è seguita, non meno partecipata ed entusiasta, la visita delle strutture.
I 14 manufatti sono adagiati su un’altura dolce in un’area di 9 ettari di bosco che domina un panorama rigenerante. “L’idea dell’associazione era di fare qualcosa a beneficio delle donne e c’era bisogno di un luogo e di una comunità capaci di accoglienza e dove far precipitare valori e, direi, amore”. Per Vinicio Bottacchiari, (videointervista) presidente dell’Associazione e coordinatore delle realtà che si ritrovano nel ricordo di Paola Decini, la particolarità del progetto è di formare “una comunità che sta dentro una comunità e che avrà senso se riuscirà ad integrarsi con quella locale, in uno scambio continuo e aperto”. In questo solco si pone anche l’idea di organizzare nella struttura una scuola dei mestieri, fattorie sociali e didattiche aperte all’accoglienza di persone con handicap e alla pet therapy.
Il vicepresidente dell’Università Agraria Angelo Bergodi si è impegnato lungamente e ha espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato: “abbiamo da subito creduto alla alta valenza sociale del progetto che oggi comincia a prendere corpo. Attraverso Collina dei Venti è un territorio intero che parla”.
Il territorio ha preso parola con la sindaca di Trevignano Claudia Maciucchi e le assessore ai Servizi Sociali e alla Cultura di Bracciano Roberta Alimenti e Claudia Marini, tutte d’accordo nel cogliere le positive ricadute del progetto per i comuni del distretto e per questo disponibili alla collaborazione fattiva al di là dei confini delle parti politiche. In sintonia anche i consiglieri regionali: Emiliano Minnucci, che ha osservato come il progetto “possa essere anche opportunità di rilancio del quadrante facendo fiorire un nuovo tipo di economia” e Marta Bonafoni, (videointervista) che ha definito “un autentico” gioiello l’idea che “l’agricoltura sociale possa intercettare il tema della violenza contro le donne costruendo con loro un percorso di autonomia”. La Regione sostiene dunque questo “splendido sogno” che, secondo la senatrice Annamaria Parente, è tale perché “punta a far convivere le differenze nell’affermazione di un’idea di società veramente inclusiva”.
Negli anni Ottanta furono i ragazzi della comunità di recupero per tossicodipendenti Punto Linea Verde a realizzare le costruzioni che ospiteranno donne violate: ora, come allora, la ‘Collina dei Venti’ accoglie chi vuole riprendere in mano il filo della propria vita.
Che questo sia un luogo davvero magico lo racconta anche la grande quercia piantata 40 anni fa da quei ragazzi: è caduta, sradicandosi, ma non è morta. Le sue radici ora guardano il cielo e accompagneranno il volo di un nuovo sogno.

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