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Cenere in versi

Cenere in versi

Per la giornata della memoria propongo questa mia poesia che vuole essere certo testimonianza di ricordo, ma anche messaggio di vita, canto d'amore nell'orrore della storia. Attraverso la rievocazione di un devoto omaggio ad Auschwitz si ritrova la centra

Mercoledi, 26/01/2022 - Cenere in versi
(di questa storia cupa)
Per la Giornata della Memoria
27/01/2022

Chiassose primavere
in gemma di ricordo noi
oggi apriamo nuovamente
il salmo: ecco, dolce rinasce
fiato di memoria il brano
d’un diario in cenere d’amore.

Così due labbra congiunte
ci dicono, in sogno d’Esodo,
che il ricordo fu proprio
questo, dell’inferno:

Il fumo d’un bacio resta
la più segreta lettera
da Auschwitz, svolata
eternità il vento abbraccia
le stelle e scrive d’un figlio,
la Vita di chi s’è amato.


È proprio la dimenticanza
a farmi ritrovare oggi in viscera
d’amore quella memoria…
Cantastorie d’amore la cenere
tra i camini e la neve in volo
è poi in fiore l’eternità…

Così ho ritrovato orma nascosta
la storia d’un amore, il quotidiano
azzimo consumato in fretta.

È un pugno nello stomaco il ricordo
silenzioso che risale visione, nenia
sonora, viscera d’amore strappato:
il pianto senza più lacrime di quelle
tragiche madri, nero latte di stelle.


Scheletro di risa oggi ancora mi resta
– vestibolo d’inferno – quella stanza vuota;
piena negli occhi ho la valigia di ciocche
nere di baci. Recise trecce di primavere.

Ricordo acceso mi rimane più forte,
della Shoah, il testamento della Vita
di me pellegrino al campo, devoto
all’affilato coltello della memoria…

E l’ombra del viaggio scrive un canto
del tempo, che ogni gennaio torna,
fuso di dolore, alla neve d’un bacio,
cenere in versi che questa storia
cupa per sempre ci racconta.

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