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A proposito del Papa sugli Armeni…..

A proposito del Papa sugli Armeni…..

"...Esiste una pulizia etnica migliore, o meglio, più accettata rispetto ad altre? ..." L'augurio è che le parole del Papa possano presto esserci anche per altri popoli. Anche "non cristiani"

Mercoledi, 15/04/2015 -
Esiste una graduazione rispetto ad atti criminosi volutamente condotti con lo scopo di annientare una popolazione? Esiste una pulizia etnica migliore, o meglio, più accettata rispetto ad altre? Evidentemente sì. Anche quando si parla di sterminio - umano - esistono scale di valore. Graduazioni dipendenti dalla forza e dalla potenza del gruppo di riferimento. Classifiche legate a lobbies protettive che usano capitali umani e finanziari, per comunicare e mantenere desta l’attenzione circa un massacro, presente o passato che umanamente non può trovare spazio nel pensiero o nella consapevolezza di ciascuno.

Penso ai massacri in Ruanda. Alla pulizia etnica contro i Palestinesi. Al genocidio dei Pellerossa americani. Penso all’attacco trentennale contro il popolo Saharawi, accerchiato, come i patrioti Houthi dello Yemen, da uno dei troppi muri della vergogna.

Penso all’annientamento sistematico di culture e popoli.

Penso agli Armeni, ai Kurdi e alle tante minoranze sino-orientali cui è stato e viene impedito anche di scrivere nell’idioma materno. Popoli senza Stato. Popoli che non hanno uno sponsor e per questo non possono aprire i Telegiornali. Le parole del Papa sugli Armeni, mostrano la classifica del dolore. Qualcuno è più in cima di altri.

Anche i Kurdi e i Palestinesi sono stati massacrati ma esiste una graduazione rispetto al “sacrificio”, ossia all’Olocausto, e qualcuno è più vicino a Dio di altri. In Francia è un reato dubitare o esprimere in maniera critica ricostruzioni storiche sulla tragedia del popolo ebraico durante la Seconda Guerra Mondiale. In Turchia non è pensabile - e ugualmente penalmente perseguibile - esprimere giudizi di valore circa il sacrificio, anche questo “Olocausto”, degli Armeni che il nazionalismo a base etnica della Turchia non vuole riconoscere come vittima. Cosa che come è noto fanno anche altri Stati. Potenti.

Mi auguro che le parole del Papa possano presto indirizzarsi anche ad altri popoli non cristiani e non ebraici. O meglio a tutti i popoli e in ragione di un unico Dio. O senza Dio. Ma soprattutto senza graduazioni di merito.



Emanuela Irace

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