A Napoli fotografie del femminismo e dei movimenti delle donne

Martedi, 02/04/2019 - Riceviamo da Luisa Festa, curatrice della mostra, e volentieri pubblichiamo
“Femminismo e movimenti delle donne a Napoli e in Campania 1968-2018” è il titolo della mostra itinerante, curata da Luisa Festa e promossa dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, in collaborazioneconla Commissione Regionale Pari Opportunità, la Consulta per la Condizione della donna e l’Osservatorio sul fenomeno della violenza sulle donne. (galleria fotografica)
Inaugurata il 20 marzo 2018, nella sede del Consiglio Regionale della Campania, si conclude con l’esposizione presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, dal 22 marzo al 26 aprile, in concomitanza con la Mostra bibliografica e multimediale “Rivolta nella Rivolta“ a cura del Fondo Soggettività Femminile Emeroteca della Biblioteca Nazionale, con la partecipazione del Centro Documentazione Condizione Donna -Archivio e Biblioteca di Genere del Comune di Napoli.
Proposta in occasione dei cinquanta anni del '68, la mostra documenta la nascita del femminismo e del movimento delle donne a Napoli e in Campania, che nella storia dell’emancipazione delle donne rappresentano momenti di svolta e di non ritorno indietro.
In esposizione 80 fotografie che passano in rassegna mezzo secolo di lotte sulla questione femminile e illustrano diverse stagioni di impegno femminile e femminista in Campania.
La mostra ha suscitato eccezionale interesse e ha registrato, nelle 13 tappe dei piccoli e grandi Comuni, la partecipazione di migliaia di giovane/i e meno giovani che di quelle lotte sono stati protagonisti. In ogni località è stata apprezzata dalle istituzioni locali e accolta con entusiasmo da associazioni, scuole, comitati e singole donne che hanno contributo ad arricchirla di nuove testimonianze documentarie dei territori ospitanti.
Gli scatti fotografici dalle manifestazioni studentesche, quasi tutte in bianco e nero, partono dagli anni '70 per poi passare alle testimonianze del movimento femminista e delle donne napoletane e campane fino agli anni '90, per chiudere con le immagini a colori dei movimenti più recenti “Se non ora quando” e “Non una di meno” contro i femminicidi, per raccontare attraverso le immagini le conquiste dei diritti delle donne oggi messi in discussione.
La mostra è accompagnata da un pensiero di Lucia Mastrodomenico ” femminista napoletana“:  "Le donne non sono tutte uguali; i percorsi di crescita, le forme rappresentative, la memoria storica, sono diversi per ognuna di noi. Ciononostante sappiamo per esperienza che i conflitti per le diverse appartenenze sono per noi una risorsa utile, non solo per andare avanti, ma per far si che il nostro lavoro non produca mai la riduzione ad un’unica voce, pensiero, progetto. Il percorso della mostra segue un andamento cronologico per testimoniare, di volta in volta, le fasi salienti della lotta. Ma, va ricordato, nessuna delle tematiche è stata mai abbandonata, man mano che altri spazi di libertà si aprivano e il 'diritto di avere dei diritti' diventava più consapevole e più cogente, come abbiamo cercato di spiegare attraverso le didascalie che accompagnano le foto. Da parte nostra continueremo il nostro lavoro, cercando di mostrare come tutto ciò ha cambiato e continua a cambiare la nostra società; un lavoro in progress dunque, di ricerca, di documentazione e di coinvolgimento, per arrivare ad un quadro articolato e comprensibile della nostra storia, della storia delle donne ma anche degli uomini e, di come e se, gli apparati, le relazioni sociali, si sono fatti attraversare dal pensiero e dalla libertà femminile nella nostra Campania.”

Comitato tecnico- scientifico: Maria Argenzo, Laura Capobianco, Giuliana Esposito, M.V.Montenurro, Natalia Sanna, Ilaria Perrelli.
Presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, oltre alla mostra fotografica e bibliografica è possibile visitare sino al 26 aprile la mostra multimediale con le testimonianze delle donne che hanno fatto la storia a Napoli.