5° edizione delle Giornate del Caregiver Familiare – Mi prendo cura di te
Il lavoro di cura non è riconosciuto come tale. Per fare emergere il tema del lavoro di cura, a Carpi (MO), dal 8 al 30 maggio si terrà la 5° edizione del Caregiver Day
Il lavoro di cura è quasi sempre appannaggio della donna. Nella maggioranza dei casi, la presenza di un anziano non indipendente, di un bambino piccolo o di un diversamente abile in famiglia costituisce elemento di criticità ed emerge con forza la difficoltà di far fronte alla situazione. Questo lavoro, svolto dalle donne all'interno della propria famiglia non è spesso riconosciuto come tale. La "conciliazione" tra lavoro formale e responsabilità di cura, oltre ad essere una criticità prettamente femminile, è anche uno dei fattori che determinano la differenza salariale tra uomini e donne. Le donne tendono infatti a dedicare al lavoro formale meno ore degli uomini e ciò avviene a causa del fatto che il lavoro di cura le porta a privilegiare il part-time e ad essere meno disponibili al lavoro straordinario.
Per fare emergere il tema del lavoro di cura, a Carpi (MO), dal 8 al 30 maggio si terrà la 5° edizione del Caregiver Day, centrata su: relazione, etica e bioetica della cura. Carpi sarà la capitale di quell’attività informale ma fondamentale che è il prendersi cura di un proprio familiare bisognoso (perché malato, anziano o disabile). Si è scelto di approfondire il tema dell’etica della cura perché persegue l’obiettivo che la relazione, tra chi presta aiuto e chi lo riceve, produca non rischi di dipendenza (o tanto meno forme di maltrattamento/abuso) bensì il benessere sia di coloro che si prendono cura di qualcuno sia di coloro che la ricevono. La bioetica concerne i principi morali/etici applicati alla medicina e quindi necessariamente concerne la persona che necessita di cure e, di conseguenza, il suo/sua caregiver e mira a dare risposte ad interrogativi quali, ad esempio: il paziente ha sempre diritto a conoscere la diagnosi? Il medico è tenuto a comunicarla in modo comprensibile per il malato? La cura del dolore è un diritto? Come far rispettare le proprie volontà di fine vita?
Per questa edizione sono state organizzate sei iniziative per complessivi 10 appuntamenti, 4 film e più di 30 relatori alcuni dei quali stranieri. La manifestazione si aprirà con una rassegna cinematografica dedicata a “Relazioni ed etica di cura”. Il ciclo di film, novità di questo quinto anno, è rivolto a operatori, familiari, volontari che si prendono cura di persone malate, non autosufficienti o fragili. Saranno proposti quattro titoli scelti fra la produzione internazionale degli ultimi 20 anni, e un documentario inedito, girato in un hospice reggiano: La voce dell’amore, di Carl Franklin (8 maggio a Campogalliano); Buon compleanno Mister Grape, di Lasse Hallstrom (10 maggio a Soliera); Lontano da lei, di Sarah Polley (12 maggio a Rovereto); una canzone per Marion, di Paul Andrew Williams (15 maggio a Novi); il cerchio perfetto, della giovane regista carpigiana Claudia Tosi (25 maggio a Carpi, sarà presente l’autrice). Tutte le proiezioni hanno ingresso libero e cominciano alle 20.30.
Questi film mirano a favorire lo sviluppo di un confronto in merito all’impatto della cura sul caregiver: sulla sua dimensione psicologica, fisica, relazionale, professionale, sul suo progetto di vita. Mirano altresì ad evidenziare le problematiche etiche e bioetiche della cura, in particolare, per quanto riguarda la tematica del fine vita. Particolare significato assume, in tale ottica, il film/documentario della regista carpigiana Claudia Tosi “Il cerchio perfetto” i cui protagonisti non sono attori, ma persone reali che, insieme ai rispettivi coniugi caregiver e con il supporto di operatori professionali, affrontano la complessa fase terminale della malattia.
Nell’ambito di questa edizione si terranno inoltre un workshop, due laboratori e, l’ultimo sabato di maggio, vero e proprio giorno del caregiver, il convegno plenario (con crediti formativi) “Prendersi cura ed essere curati: questioni etiche e bioetiche”. Il Workshop sarà sul tema “Prevenire l’abuso verso gli anziani” in cui verranno presentati i risultati di diversi progetti realizzati a livello locale, nazionale ed europeo. In particolare si svilupperà un confronto con la situazione in Romania, Finlandia ed Irlanda.
I laboratori, a numero chiuso, consentiranno di lavorare a piccoli gruppi con modalità interattiva. Sono previsti due laboratori: il primo – Tablet anch’io – è finalizzato a mostrare le potenzialità del tablet nello svolgimento del ruolo di cura e a formare al suo utilizzo. Il secondo è finalizzato a mostrare i benefici del training autogeno nel ridurre lo stress, le tensioni, …
Ci sarà poi un appendice in giugno, con una mattinata dedicata alle famiglie immigrate, "Da me a te: mediazione culturale", che sarà conclusa dalla consigliera regionale Roberta Mori, presidente della Commissione Parità.
L’annuale manifestazione è organizzata dalla coop. “Anziani e non solo” con il contributo dell’Unione Comuni Terre d’Argine e il Patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Carer e Ausl Modena.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, in alcuni casi è obbligatoria l'iscrizione. Per informazioni: 059645421; info@anzianienonsolo.it www.caregiverday.it
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