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Al Biografilm Festival in anteprima italiana il ‘docu’ di Greta Stocklassa

Al Biografilm Festival in anteprima italiana il ‘docu’ di Greta Stocklassa

Blix Not Bombs della giovane regista, donna di gran cultura e civiltà, sulla diplomazia e la pace

Lunedi, 12/06/2023 - Mentre la sezione competitiva di Biografilm Festival Italia permetterà di scoprire le migliori autrici e autori di documentari nel nostro Paese, altre sezioni han iniziato a presentare tematiche di livello ed assolutamente 'up-to-date’, ottiche che ci riguardano da vicino, rapportate ai giorni che stiam vivendo ‘a tutto tondo’, tra problematiche, lutti, guerre, prospettive a dir poco negative per il futuro del nostro pianeta e dei nostri figli, in ispecie se riferite alla sfera femminile.

Nella sezione “Alla ricerca della verità - CONTEMPORARY LIVES”, ad esempio, riferendoci a quanto detto più sopra, figura il documentario, presentato in anteprima in Italia, “Blix Not Bombs”, della giovanissima regista Greta Stocklassa, classe 1993, nativa della Repubblica Ceca (ma, in parte di nazionalità svedese e studentessa della mitica ‘film school’ FAMU di Praga, quella della Nová vlna, tanto per intenderci, la corrispondente della Nouvelle Vague francese), tra i produttori del film, insieme con Svezia e Germania.

Greta aveva 8 anni quando vide in tv il disastro dell'11 settembre 2001, l’attentato alle due torri gemelle del World Trade Center di New York. Alcune immagini di repertorio, ad inizio ‘docu’, la mostrano, bellissima bimba, al tempo. Negli anni successivi, il diplomatico, politico svedese Hans Blix, divenne uno dei protagonisti della crisi globale. Oggi ormai adulta, nella sua pellicola, la regista si rivolge al suo connazionale Blix per chiedergli: la diplomazia può ancora avere un ruolo risolutivo nei confronti della guerra?
E parte delle sue risposte, nel corso della lunga intervista, rimangono in parte interlocutorie (ovviamente), ma, pur sempre, una gran bella lezione di civiltà e cultura, anche politicamente, nordica, se se ne vuole sviscerare le radici:
“(...) Io sono Hans Martin Blix, innanzitutto sono svedese, poi sono un cittadino nordico (non a caso, n.d.r.), poi un cittadino europeo. E mi sento un cittadino internazionale (...). Mentre una guerra si sta dissolvendo nella storia...un’altra è diventata attuale...(da più di un anno, n.d.r.)”.
E chiude in maniera molto bella e piena di speranza per la vita futura:
“Ho lavorato per la pace per tutta la vita e le Nazioni Unite per oltre 50 anni...ed ancora ci credo...Dovreste farlo anche voi, soprattutto prima di metter al mondo dei figli in questo pianeta che per i consumi necessiterebbe di un secondo che invece non c’è!”.

Oggi Blix, ancora vivo, ha quasi 95 anni.

Come contraltare val bene la pena di riportare alcune affermazioni di Putin risalenti all’inizio di quel conflitto di cui parlava Blix più sopra, per capire al meglio la ‘follia’ di questa guerra tra Russia ed Ucraina che – non sia mai – da tempo comporta rischi reali per tutto il mondo:
“ (...) Ho deciso di effettuare un’operazione militare molto attuale:lo scopo è quello di proteggere coloro che da otto anni a questa parte subiscono l’umiliazione ed il genocidio perpetrati dal regime di Kiev. A tal fine cercheremo di smilitarizzare e denazificare l’Ucraina (sic!!)”.

E significativa la frase finale a chiosa della sua opera della regista Greta Stocklassa:
“Il risultato (...) è l’assenza di controlli ed equilibri in Russia...A volte mi chiedo se riusciremo mai ad imparare dai nostri errori o siamo condannati a ripeterli...”.

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