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Virna Lisi, la donna che rinunciò a Hollywood: il docufilm di Fabrizio Corallo

Virna Lisi, la donna che rinunciò a Hollywood: il docufilm di Fabrizio Corallo

Presentato in prima mondiale alla Festa del Cinema di Roma, andrà in onda su Sky Arte martedì 8 novembre, giorno del compleanno dell'attrice, e poi su La7, sarà disponibile in ‘streaming’ su NOW

Venerdi, 21/10/2022 - Negli intenti di Fabrizio Corallo, regista di "Virna Lisi, la donna che rinunciò a Hollywood", c’è stato “… Il tentativo di celebrare, con l'ammirazione ed il rispetto che meritava, evitando il più possibile ogni enfasi e retorica, il percorso umano e artistico di un'interprete luminosa e affascinante che ha sempre cercato di imporsi non tanto per il suo aspetto raggiante quanto per il suo impegno e il suo talento, scegliendo spesso, soprattutto nella seconda parte di una carriera lunga oltre 60 anni, storie e personaggi scomodi...Una bellezza perfetta, algida e aristocratica la sua (sarebbe piaciuta ad Hitchcock, N.d.R.), vissuta con disinvoltura, ma a volte come un'ingombrante e perenne etichetta di angelo dagli occhi azzurri e dal sorriso amabile, accettata con la serenità, senso dell'umorismo e grazia innata...”.
Ma, per fortuna molta ironia ed auto-ironia han contraddistinto le sue interpretazioni, anche quelle più drammatiche. Una nota di intelligenza che non sempre è riconosciuta alle donne dalla bellezza unica ed inequivocabile come lei.
Ed infatti aveva dichiarato, tra l’altro, in una delle sue ultime interviste:
"La bellezza all'inizio della carriera è una benedizione, sarei una bugiarda a dire che non mi ha aiutato. Ma poi diventa una responsabilità, man mano che passano gli anni...Ho cercato di imbruttirmi tutta la vita, perché della bellezza non me ne è mai fregato niente, che meriti hai per il tuo aspetto?".
Così la pellicola di Corallo diviene un ritratto non pedissequo né banale di una delle interpreti più amate e popolari di sempre della storia del nostro cinema: lei ha attraversato con fascino e personalità sessant’anni di spettacolo, con uno stile davvero non imitabile.
Il documentario prodotto da Dean Film e Surf Film in collaborazione con Luce Cinecittà con la partecipazione di Sky Arte e La7 ci trasporta lungo l’arco di tutta una carriera, iniziata per caso e da giovanissima, appena quattordicenne, presto esplosa con un crescente successo di pubblico grazie ad un cinema popolare e confermata con i grandi autori italiani di allora: Maselli, Steno, Germi, Monicelli, Mattoli, Cavani (per lei si fece imbruttire, per rendere al meglio una parte ‘odiosa’ come quella della sorella ‘incestuosa’ di Nietzsche in “Al di là del bene e del male”, del 1977) e poi Corbucci, Fulci, Lattuada, Dino Risi, Luigi Comencini, Amelio, Vanzina, Cristina Comencini ( un’altra parte ‘particuliér’, per il suo “Va’ dove ti porta il cuore”, del 1996, tratto dal libro della Tamaro, una ‘nonna’ a cui lei ha dato corpo e grazia non certo ‘presenti’ nel libro).
Registi che hanno sempre trovato nella Lisi il segno di un fascino e più ancora di una qualità interpretativa che univa arte e familiarità con gli spettatori. Una delle scoperte del film di Corallo è proprio questa: l’immagine di una bellezza quasi pura passata alla storia e nell’immaginario dei più alla portata di tutti – chi non ricorda il tormentone-slogan del Carosello TV per un dentifricio "Con quella bocca può dire ciò che vuole’" – ma che non si è accontentata - per sua stessa ammissione - della sua bellezza, per diventare una vera, grande attrice.
Virna è riuscita infatti a passare dal cinema d’intrattenimento a quello d’autore, dal teatro ad una fortunatissima frequentazione con lo sceneggiato ed i ‘serials’ televisivi.
Il film è meritevole anche per il riferimento alla parentesi hollywoodiana, quando negli anni ’60 venne chiamata a Los Angeles a ricoprire le vesti della 'nuova Marilyn' (a tanto era arrivata la sua fama, anche internazionale) e la rinuncia al contratto di sette anni con una ‘major’ americana dopo tre film ed un inizio folgorante per sfuggire a regole ferree che sentiva troppo impegnative, per tornare stabilmente con il marito Franco Pesci e con il figlio Corrado.
E’ il ritratto di una donna vera, schietta, legata a valori imprescindibili che le valsero a Cannes, nel 1994, il premio come migliore attrice grazie al film “La regina Margot” di Patrice Chereau.
Dopo il passaggio alla Festa del Cinema, Virna Lisi – La donna che rinunciò a Hollywood sarà mandato in onda da Sky Arte alle 21,15 di martedì 8 novembre, giorno del compleanno dell'attrice, e sarà disponibile in ‘streaming’ su NOW. Nelle prossime settimane sarà infine trasmesso da La7 in prima serata.

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