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VENEZIA 80 – Hic sunt Leones ?

VENEZIA 80 – Hic sunt Leones ?

I film del Concorso 2023 premiati alla 80esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia

Sabato, 09/09/2023 - L’aveva detto il direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, Alberto Barbera, che si poteva star ‘sereni’, se in giuria c’è Jane Campion e così è stato, nonostante non fosse lei la presidente: molti dei pronostici, infatti, son stati ampiamente rispettati.

"Poor Things", del visionario regista greco Yorgos Lanthimos, il cui arrivo nelle sale italiane è previsto per il 12 ottobre, è il Leone d’Oro di Venezia 80. La pellicola, in b/n, che in Italia uscirà come "Povere creature", è tratta dall’omonimo romanzo dello scozzese Alasdair Gray del 1992. Ambientato ai primi del Novecento, narra la storia dal sapore ‘gotico’ di Bella Baxter (Emma Stone), una giovane donna che viene riportata in vita, novella Frankestein al femminile tutta da scoprire, femminista ‘ante litteram’, dallo scienziato Godwin Baxter (Willem Dafoe), da cui poi decide di fuggire insieme con l’avvocato Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), per diventare una paladina dell’emancipazione femminile del tempo.
Nel ruolo dei protagonisti Emma Stone (attrice, tra l’altro, per Woody Allen in “Magic in the Moonlight”, del 2014 e per il presidente di giuria di quest’anno, Damien Chazelle due anni dopo, come interprete di “La la land”, entrambi premiati per la stessa pellicola con l’Oscar) e Willem Dafoe, eccellente attore statunitense ormai naturalizzato (sposato) italiano tra i migliori della sua (matura) generazione fin dai tempi de “L’ultima tentazione di Cristo” di Martin Scorsese, del 1988, di “Mississippi burning”, sempre dell’88, di Alan Parker, del sofferto “Pasolini" di Abel Ferrara, del 2014, e del suo elegante e misurato “Van Gogh”, diretto nel 2018 dall’artista internazionale a tutto tondo Julian Schnabel, pittore e regista di origine statunitense.

Il Leone d’Argento per la Miglior regia è andato ad uno degli italiani presenti quest’anno, Matteo Garrone per il film “Io Capitano” che ha pure ottenuto il premio Marcello Mastroianni per il giovane attore esordiente (Seydoux Sarr).
“Questo film racconta il viaggio attraverso l'Africa di due ragazzi migranti che cercano di arrivare in Europa e lo fa attraverso il loro punto di vista. Mi sono aggrappato alle loro storie, al loro vissuto, cercando di dare voce a chi di solito non ce l'ha” – Il premio darà molta più visibilità al film ed alla causa che difende ”- ha dichiarato Garrone che ha voluto dare la parola a Kouassi Pli Adama Mamadou, da anni attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, alla cui storia di vita si è ispirato e che ha collaborato alla sceneggiatura del testo filmico.
“Il film racconta una realtà vera” - ha sottolineato Mamadou. “Io sono riuscito ad arrivare in Italia, ma vorrei che dedicassimo questo premio a tutte le persone che non sono potute arrivare a Lampedusa (...)”.

Il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria l’ha meritato "Aku Wa Sonzai Shinai - Il male non esiste", del regista giapponese premio Oscar per “Drive My Car” Ryusuke Hamaguchi.
Il film è un dramma che mette al centro la necessità del rispetto per la Natura, attraverso la storia di Takumi e di sua figlia Hana che vivono nel villaggio di Mizubiki, vicino a Tokyo, dove un gruppo di investitori vorrebbe costruire.

Premio Speciale della Giuria a “Zielona Granica – Green border - Il confine verde”, di Agnieszka Holland, un altro film che tratta il tema sempre attuale dell’immigrazione.
Ciò che accade al confine tra Polonia e Bielorussia, dove i migranti siriani e africani vengono violentemente rigettati alle frontiere, è il ‘kernell’ del film vincitore del Premio della Giuria, in b/n anch’esso, molto amato da pubblico e critica.
Secondo la regista a volte si ha l’impressione che l’umanità abbia perso la memoria di ciò che è accaduto 80 anni fa. “L’Olocausto è stato un tale shock che quando ci siamo resi conto della sua portata, l’Europa ma non solo l’Europa, il mondo intero ha deciso che non poteva accadere di nuovo. Il nazionalismo è pericoloso, porta al razzismo ed il razzismo porta ai crimini contro l’umanità. E l’Unione Europea, in qualche modo, dovrebbe essere la panacea di questi mali. Collaborazione, solidarietà, sorellanza e fratellanza, diritti umani e rispetto per la libertà, per la democrazia e per ogni singolo essere umano. Questa, dovrebbe essere la nuova ideologia dell’Europa libera. Ed ha funzionato per diverse volte, mai perfetta certo, ma la direzione ed i tentativi e la convinzione che è lì che dobbiamo andare, erano reali. Ma certi nazionalismi o forme di razzismo oggi sono pericolose ed il confine raccontato nel film è reale”.
“È più o meno quello che ho mostrato nel film – ha detto la Holland – solo che al posto dei fili spinati c’è una specie di muro costruito con un sacco di soldi che distrugge l’antica foresta. Ma il muro c’è; le persone passano ancora, ma in numero maggiore. Passano anche nelle paludi e nei fiumi. Ora è solo più pericoloso”.
Nel film la ricerca di raggiungere l’Europa è raccontata da tre punti di vista: un’attivista, una guardia di frontiera ed una famiglia siriana.
“Volevo mostrare le diverse prospettive. Tutti sono coinvolti nella situazione, spesso contro la loro volontà, e devono fare delle scelte; sono importanti per me per mostrare la complessità della situazione che è polacca ma allo stesso tempo è universale. Non è un caso unico della Polonia quello che sta accadendo con i migranti”.
“Ci sono persone che stanno aiutando e credono nell'umanità: dedichiamo questo premio a tutti gli attivisti ed a coloro che li stanno aiutando” - è stata poi la frase-cardine nel commosso discorso di ringraziamento.


I premi, in breve:

LEONE D’ORO per il miglior film a Poor Things (Povere Creature!) di Yorgos Lantimos (Regno Unito)
LEONE D’ARGENTO- Gran premio della giuria a A ku wa sonzai shinai (Evil Does Not Exist) di Ryūsuke Hamaguchi (Giappone)
LEONE D’ARGENTO Premio per la miglior regia a Matteo Garrone per il Film Io Capitano (Italia/Belgio)
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a Zielona Granica-Green Border (Il Confine verde) di Agnieszka Holland (Polonia, Rep. Ceca, Francia, Belgio)
COPPA VOLPI per la miglior interpretazione femminile a Cailee Spaeny nel film Priscilla di Sofia Coppola (Stati Uniti, Italia)
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a Peter Sargaard nel film Memory di Michel Franco (Messico, Stati Uniti)
Premio per la miglior sceneggiatura a Guillermo Calderòn e Pablo Larraìn per il film El Conde di Pablo Larraìn (Cile)
Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente a Seydoux Sarr per il film Io Capitano di Matteo Garrone (Italia/ Belgio)

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