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Trama di Terre per il femminicidio di Saman Abbas:

Trama di Terre per il femminicidio di Saman Abbas: "saremo parte civile nel processo"

L'associazione di donne native e migranti, attiva a Imola dal 1997, sottolinea il problema dei matrimoni forzati e dei femminicidi, conseguenza della ribellione delle giovani

Lunedi, 13/02/2023 - Riceviamo e pubblichiamo

Trama di Terre: saremo parte civile nel processo per il femminicidio di Saman Abbas

Imola 10 febbraio 2023. Oggi, presso il tribunale di Reggio Emilia, inizia il processo per la brutale uccisione di Saman Abbas, la ragazza 18enne di origine pakistana che viveva a Novellara, scomparsa tra la fine di aprile e l’inizio di maggio del 2021 e il cui corpo è stato ritrovato solo il 29 novembre del 2022. Saman si era ribellata ad un matrimonio forzato e per questo è stata uccisa dalla sua stessa famiglia. Gli imputati sono infatti lo zio Hasnain, i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, la madre tuttora latitante e il padre Shabbar Abbas, attualmente detenuto in Pakistan e non ancora estradato in Italia.

Trama di Terreassociazione di donne native e migranti, attiva a Imola dal 1997 è da sempre in prima linea per contrastare ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne e ogni forma di violenza di genere.

Dal 2009 opera nella diffusione delle conoscenze necessarie per comprendere e contrastare il fenomeno dei matrimoni forzati e precoci e contro le limitazioni delle libertà personali di giovani donne di origine straniera. Ha diffuso pratiche e strumenti operativi (Libere, disobbedienti e innamorate. Linee guida per la prevenzione ed il contrasto ai matrimoni forzati, 2021 online su www.tramaditerre.it/libere-disobbedienti-e-innamorate/) che permettano di garantire effettiva accoglienza e protezione alle ragazze vittime e in fuga da matrimoni forzati o precoci.

Da tutta Italia in questi anni hanno trovato rifugio sostegno e accoglienza a Trama di Terre ragazze che scappavano.


Trama di Terre ha deciso di costituirsi parte civile
 nel processo per sottolineare e gridare che è necessario mettere in campo tutte le risorse per prevenire i reati di matrimoni forzati e i più gravi reati di femminicidi che possono conseguire alla ribellione delle ragazze, per sostenere la libertà delle donne e rivendicare i loro diritti.

Una assenza assordante è ancora quella della politica.

Essere accanto a Saman, anche solo simbolicamente, significa ribadire che se toccano una, toccano tutte, come da sempre ripetono i movimenti femministi in tutto il mondo.

Saremo presenti dinanzi al Tribunale.


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