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The Accountant – Il contabile e la contabile

The Accountant – Il contabile e la contabile

E’ questa dolce creatura, Dana Cummings (Anna Kendrick), giovane e capace contabile anche lei, che cambierà notevolmente la sua esistenza, grazie al linguaggio comune dei numeri.

Giovedi, 03/11/2016 -
The Accountant – Il contabile e la contabile

di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media



Abbiamo visto Anna Kendrick a 25 anni, cantante e attrice, nel cast di Tra le nuvole accanto a George Clooney, dove ebbe la Nomination all’Oscar, al Golden Globes e al Bafta 2010 come miglior attrice non protagonista .



Oggi 31enne la troviamo interprete in The Accountant a fianco di Ben Affleck Regia di Gavin O’Connor.



Anna prese il via con la recitazione all'età di dieci anni, quando andò da Portland alla volta di New York dove apparve per la prima volta nel ruolo di Dinah nel musical "Broadway High Society" nel 1998, a dodici anni e guadagnò le nomine per il Theatre World Award, il Drama Desk Award e il Tony Award.



Come già in Tra le Nuvole, Anna Kendrick è predisposta a fare la parte della super intelligente, morale, che sopravive illesa in un mondo di malfattori, mantenendo la sua purezza.



Sembra non abbia un filo di trucco ma lo sguardo penetrante fa crollare anche il più duro degli uomini. Non è tra le attici considerate belle secondo canoni Hollywudiani, è brava.



Della sua vita privata si sa poco, solo sappiamo del suo lavoro.



In The Accountant a crollare ai suoi piedi è Ben Affleck nella parte di Christian Wolff autistico e geniale in matematica., il contabile di alcuni criminali.



Ben Affleck, 44 anni, del quale sappiamo tutto e dippiù, dagli amori e separazioni, dalla dipendenza dall’alcool a quella per il poker e per finire dei suoi tanti films come attore, sceneggiatore, regista e produttore e dei svariati premi, è tornato a interpretare un supereoe, ma non è Batman.



Il genio della contabilità di The Accountant ha infatti un dono, la sua stessa iniziale debolezza: la sindrome di Asperger, affine all’autismo. Una sorta di X-Men che tramuta la sua diversità debilitante in elemento di forza e distinzione.



E’ questa dolce creatura, Dana Cummings (Anna Kendrick), giovane e capace contabile anche lei, che cambierà notevolmente la sua esistenza, grazie al linguaggio comune dei numeri.



I due daranno vita a dei duetti di seduzione erotica, camuffati dietro a insistiti scambi di estro contabile. Uno dei vari momenti ironici spassosi di un film costruito come un cinecomic, ma con lo stile brutale di un action e qualche momento da commedia nera. Un minestrone che nel complesso risulta piacevole e piazza un paio di colpi di scena ben calibrati.



Incontriamo Christian Wolff bambino vedersi rifiutare delle cure in un ambiente molto all’avanguardia dal padre rigido ufficiale dell’esercito. Lo porterà invece in giro con sé per le basi militari del mondo sottoponendolo a un brutale addestramento alla Batman Begins, con tanto di prova del fuoco: reagire con la violenza ai bulli della scuola che lo prendono in giro per la sua diversità.



Christian Wolff è vessato dal padre e protetto dalla madre. Finchè la madre se ne va di casa, e lui con il fratellino sono allevati meticolosamente dal genitore rimasto che impone loro una disciplina ferrea e assai faticosa.



Lui soffre di una forma di autismo non leggera, e il suo stato peggiora sempre dippiù. Il fratello più piccolo lo ammira senza remore e lo segue in tutto su ordine del padre padrone.



Finchè Wolff si allontana dai suoi.



Lo troviamo uomo con occhiali ma in salute che fa conteggi alla velocità di un robot, e non si scompone mai. È l'evoluzione adulta di Christian, sempre autistico ma anche geniale nei conteggi.



Ma soprattutto di una forza sovrumana dovuta all’allenamento spietato imposto ai due fratelli dal padre militare, senza pietà.



Sullo sfondo l'America violenta e concitata dell'evasione fiscale, delle frodi, del traffico illegale di merci ambite e pericolose, il contabile Chris fa i conti per tutti e con tutti, ma ne pagherà i costi anche personalmente.



Ostico ai rapporti umani, lavora sotto copertura in uno studio di una piccola città di provincia, come contabile per alcune delle organizzazioni criminali.



A un certo punto lo assolda la Living Robotics su richiesta di una contabile che ha trovato dei buchi nella ragioneria della società. E’ qui che incontra Dana Cummings (Anna Kendrick).



E’ lei che, impiegata scrupolosa ha scoperto un ammanco nei conti di milioni di dollari. Christian comprende che ci sono state delle falsificazioni di documenti, e con questi dettagli aumentano anche il numero delle vittime. .



All’inizio lui è ritroso anche perchè non ha mai avuto amore. Invece lei si lancia, lei lo ama così com’è, ma di un amore tenero. Lei crede in lui e lui per la prima volta crede in un’altra persona.



Wolff inizia ad essere pedinato segretamente dal dipartimento di Stato, ma soprattutto capisce che è lei a rischio tanto quanto lui senza aver fatto nulla di male, e la salverà perchè la ama.



La resa dei conti cambierà notevolmente la sua esistenza.



Ben Affleck ha confermato che Christian Wolff da debole contabile giunge ad essere aggressivo, ed è ciò che più lo ha attratto: “veniamo a scoprire –ha dichiarato,- che lui in realtà ha una sorta di secondo lavoro, lui non è ciò che sembra. Da una parte è un ragazzo molto capace nella matematica, dall’altra deve conciliare il suo passato”.



E quando entra in scena Anna Kendrick: “una delle mia attrice preferite”, grazie a lei si è evidenziata la dualità dei personaggi: “essere multiforme è ormai un dato di fatto, tanto che Chris si scopre che è capace di tante cose”.

Nel film non manca l’umorismo, tanto che in alcuni momenti - come quello dell’entrata nell’appartamento di Dana - si vira verso la commedia. Infatti Dana Cummings nella scena in cui è in pericolo, afferra i fondelli del gas e li getta contro l’assalitore, si chiude nel bagno, l’uomo entra e Chris lo blocca ironizzando.



La trama è complessa, con vari colpi di scena. Tutto nasce dalla formidabile sceneggiatura di Bill Dubuque il quale afferma che la vita di un contabile appare abbastanza banale: Così ha pensato ad un semplice matematico, e il fatto che fosse autistico ha dato efficacia al tutto.



L’amore per la prima volta e il complesso intrigo finanziario rischiano di far commettere a Wolff i sui primi errori di strategia. Alla fine a vincere è una nemesi colpo di scena.

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