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Teatro e non solo, ovvero 'Di legno e d'alabastro'

Teatro e non solo, ovvero 'Di legno e d'alabastro'

Due artiste, Donatella Mei e Federica Aghadian, interpreti di una originale performance al Teatro Sala 1, fra letture di testi ed installazioni fotografiche

Lunedi, 09/07/2012 - Ideato e realizzato da Donatella Mei, autrice, attrice e poeta, e da Federica Aghadian, fotografa e artista visiva, l’evento/performance dal titolo ‘Io di legno’, ha mostrato ancora una volta l’originalità e la capacità espressiva fuori del comune delle due artiste. Tenutasi in tre differenti orari della stessa serata, la performance ha avuto luogo presso lo spazio no-profit ‘Sala1’ (situato nel Complesso pontificio della Scala Santa, vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano), una ex-chiesa trasformata in un centro per l'arte nel 1967 dal frate-scultore Tito Amodei. Proprio a partire dalla materia prediletta di Amodei, il legno, a pieno titolo il lavoro delle due artiste si è inserito, fra letture e proiezioni, all’interno di questo luogo laicamente sacro, di una bellezza ispirata alla sostanza. Le due artiste, con linguaggi diversi, dialogando con il legno e l'alabastro ed utilizzando due strumenti diversi, l'installazione e la performance, hanno saputo reinterpretare lo spazio della galleria: Donatella Mei, bravissima autrice ed interprete nota per l’attenzione da sempre riservata al mondo femminile, alle storie, idee, fisicità e relazioni delle donne, ha messo in campo la voce e il corpo - intorno alla Grande Scultura di Tito - con letture liberamente tratte dal romanzo ‘Io sono di legno’ di Giulia Carcasi, ‘La donna di legno’ di Giorgio Saviane e da alcuni suoi scritti teatrali; Federica Aghadian, dal canto suo, ha proposto una proiezione delle vetrate in alabastro di S. Paolo Fuori le Mura. Se uno degli obiettivi dello spazio ‘Sala 1’ è proprio quello di mettere in luce alcuni aspetti dell'arte contemporanea solitamente non visibili nel circuito delle gallerie commerciali e negli spazi museali romani, questa occasione, poli-artistica a vocazione femminile, non ha fatto che centrare il bersaglio.



Donatella Mei: attrice, autrice e organizzatrice culturale, vive e lavora a Roma. Dal 2000 si occupa di cabaret e poesia performativa. Inizia la sua carriera di attrice partecipando allo spettacolo L’apocalisse di Leo De Berardinis. Nel 2000 fonda il gruppo di poesia giocosa I Poeti Transgeniali e nel 2002 Le Passere Solitarie, recitando nei maggiori teatri italiani in: Il Bello Addormentato, di Maurizio Costanzo e Gianni Fantoni. Partecipa a rassegne e festival di poesia, oltre che a trasmissioni radiofoniche e televisive (Maurizio Costanzo Show, Ottovolante, Le Invasioni Barbariche, Rai Sat, Futura Tv, Radio Rock, Radio Centro Suono). È presente in numerose antologie tra cui “Pink Ink” (Editrice Zona) e “20 anni di Haiku” (Edizioni Empiria). Vincitrice del premio Haiku 2004 dell’Istituto di Cultura Giapponese e Premio Capoliveri Haiku nel 2007. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta Tesoro no per l’editore “Libero di scrivere”, da cui trae parte del suo spettacolo Non sono Sharon Stone ma qualche uomo l’ho avuto anch’io, rappresentato con successo nel 2009 al Teatro dell’Orologio di Roma, con repliche nei teatri del Belpaese.

È stata vincitrice del premio Haiku 2004 e 2007 indetto da Empiria e dall’Istituto di Cultura Giapponese, e del Premio Capoliveri Haiku 2007.



Federica Aghadian: nasce a Teheran da padre iraniano e madre italiana nel 1975. Dopo aver vissuto in Iran, in Turchia e negli Stati Uniti, a New York, torna in Italia nel 1994 dove frequenta il Corso triennale di fotografia presso l’Istituto Europeo del Design di Roma, conseguendo il diploma nel 1997. Assistente presso lo Studio Lorenzo De Masi, si specializza in riprese di sculture, affreschi, epigrafi, mosaici, architettura esterna ed interna, catacombe e tombe etrusche, superfici architettoniche prima e dopo il restauro, manufatti archeologici. Lavora quindi per il Museo preistorico ed etnografico “Pigorini” a Roma e per la cooperativa di scavi archeologici Lateres. Ha pubblicato, tra gli altri, per Archeo, Ornament e per la Casadei Editore, “Arte e culti dell’Oriente Cristiano a Roma”. Ha partecipato a varie esposizioni collettive di fotografia ed ha presentato “Commestibili” come mostra personale.

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