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Suor Maria Goglia: Giusta tra le Nazioni, a Roma salvò la vita a sessanta famiglie ebree

Suor Maria Goglia: Giusta tra le Nazioni, a Roma salvò la vita a sessanta famiglie ebree

L'annuncio del riconoscimento, in occasione della Giornata della Memoria 2024, dal Centro Studi del Sannio. La sua memoria sarà onorata a Milano il 6 marzo 2024, Giornata dei Giusti

Domenica, 28/01/2024 - Suor Maria Goglia, originaria di Vitulano, un piccolo paese della provincia di Benevento, dove nacque nel 1910, è stata dichiarata “Giusta” per avere salvato la vita a sessanta famiglie ebree nel periodo in cui era vicaria presso l’Istituto delle Suore Compassioniste di Via Torlonia a Roma, a due passi dalla residenza di Mussolini.
L’importante riconoscimento è stato annunciato con soddisfazione in occasione della Giornata della Memoria 2024 dal Centro Studi del Sannio, dalla Provincia dei Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia e dalle Suore Compassioniste Serve di Maria.
La candidatura, presentata lo scorso anno dal professor Paolo Palumbo, direttore del Centro Studi del Sannio, era sostenuta dalle approfondite ricerche storiche condotte da Fr. Davide Panella ofm, il quale nel 2022 ha dato alle stampe il volume “Suor Maria Goglia. Elmetto e Soggolo”, Edizioni Realtà Sannita (www.realtasannita.it/articoli/i-protagonisti/suor-maria-goglia---elmetto-e-soggolo.html).
Padre Davide Panella scrive che a questo importante riconoscimento si è arrivati tramite due decisive testimonianze di persone di religione ebraica: Ugo Di Nola, la cui madre fu salvata dai nazifascisti da suor Maria Goglia, e Elfi Hendell, da New York, che all’epoca aveva solo 9 anni e che come altri trovò protezione nel convento di Via Torlonia, avendo anche la possibilità di frequentare la scuola elementare (www.compassioniste.org/wp-content/uploads/2019/02/Estratto-Pdf.pdf).
Suor Maria, oltre a nascondere le donne, faceva loro vestire abiti religiosi all’occorrenza, oltre a fornire tessere annonarie e documenti falsi per favorirne la circolazione e la fuga. La donna, fece tutto questo nei nove mesi di occupazione a Roma, tra il settembre 1943 ed il giugno 1944, mettendo a rischio la propria vita ed adoperando sempre prudenza e intelligenza nel suo modo di operare. I testimoni la ricordano come una donna sempre sorridente, dolce ma energica, capace di confortare tutti con la sua presenza e le sue parole, nonché estremamente rispettosa delle tradizioni e della fede ebraica.
Il 5 giugno 1946, il Generale Roberto Bencivenga – il quale si rifugiò anch’egli nel convento di Via Torlonia sotto falso nome, in quanto ufficiale italiano – le conferì la Croce di Guerra al valor militare “sul campo”.
In Italia, già da qualche anno hanno cominciato a moltiplicarsi le iniziative che ne ricordano la figura e l’opera. Scuole, enti, istituzioni ne ricordano l’operato.
La memoria di Suor Goglia, insieme agli altri Giusti, sarà onorata a Milano in occasione della prossima Giornata dei Giusti il 6 marzo 2024.

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