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Su my movies #ioresto a casa, il docu-film “Libere”, sulle donne della Resistenza

Su my movies #ioresto a casa, il docu-film “Libere”, sulle donne della Resistenza

Dal 23 al 27 aprile, per la Festa della Liberazione, molte le pellicole gratuite sulla lotta partigiana, e non solo

Mercoledi, 22/04/2020 - Continua e si rinnova l’offerta delle molte piattaforme che offrono film gratuiti in streaming, per supportare le lunghe ore di forzata permanenza in casa, confermate per un altro periodo a causa del Covid-19.
In particolare, nella sala virtuale di my movies #ioresto a casa, sarà festeggiata la ricorrenza del 25 aprile 2020, Festa della Liberazione, con alcune pellicole dedicate alla lotta partigiana, programmate fra il 23 e il 27 aprile. Per vederle è necessario prenotare un ‘posto virtuale’ iscrivendosi alla piattaforma e cliccando ‘prenota’.
In particolare, fra queste opere, segnaliamo “Libere”, in programma per il 24 aprile alle h.10.00, un docu-film diretto nel 2017 dalla regista e antropologa Rossella Schillaci, su un progetto di Paola Olivetti, incentrato sull’importante ruolo rivestito dalle donne durante la Resistenza italiana, e che vuole fare memoria, a distanza di oltre 70 anni, sul significato di quel periodo e della lotta, combattuta insieme agli uomini, anche per la loro stessa liberazione.
Con le parole di Ada Gobetti, al Convegno di Liberazione Nazionale di Torino, nel 1965, si apre ‘Libere’: «Non abbiate paura, non vi faccio ritardare il pranzo, parlerò tre minuti. Avrei voluto che in questo studio storico del CLN si parlasse un momento dei Gruppi di Difesa della Donna. E debbo confessare che quando sono venuta qui a parlare, ero seccata, perché dico: ma, proprio io devo venire a parlare delle donne? Tutti gli uomini che hanno parlato prima, forse pensano che parlare delle donne non sia virile? Allora, vorrei, io vorrei, che qualche giovane studente, senza distinzione di sesso, non facciamo discriminazioni, volesse fare oggetto di studio quello che è stato il movimento femminile durante la Resistenza, dall'8 settembre al 25 aprile, per arrivare poi a vedere quella che è stata l'azione delle donne uscite dai Gruppi di Difesa e dai CLN, nelle varie Amministrazioni o nelle posizioni di Governo o di Amministrazione che hanno avuto poi allora.»
Una sfida in parte raccolta dal film, che racconta infatti, attraverso le voci delle protagoniste, nelle testimonianze d'archivio di donne partigiane - con immagini e filmati d'epoca concessi dall'Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza – quel movimento e le motivazioni che spinsero tante giovani donne, mosse dal desiderio di libertà, emancipazione e cambiamento, a correre rischi enormi e talvolta a morire. Cosa cercavano e cosa hanno ottenuto le donne dopo la Liberazione? Molte le riflessioni amare per le promesse spesso non mantenute: il film, esplorando il periodo della Resistenza e della pace seguita alla guerra, evidenzia anche la ‘restaurazione’ di quegli anni, in cui molte speranze andarono deluse - come raccontano le testimoni - per il ritorno a una dimensione privata, e tante donne furono costrette a lasciare il lavoro, nonostante il "Programma dei Gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti della Libertà", il documento programmatico che aveva ispirato le partigiane, proclamasse il diritto all’impiego per tutte le donne.
Un documento unico, dunque, che porta in luce un pezzo della nostra storia spesso dimenticato, nel corso del quale si è rafforzata, da parte delle donne, la consapevolezza dei propri diritti. Fra le voci autorevoli: Joyce Lussu, Marisa Rodano, Marisa Sacco, Maria Airaudo, Carmen Nanotti, Carla Dappiano, Lia Corinaldi, Giuliana Gadola Beltrami, Bianca Guidetti Serra. Significativo nel finale, sorta di appello alle nuove generazioni ed al fare memoria, l'uso della canzone “Oltre il ponte”, scritta da Italo Calvino nel 1958, musicata nel 1959 da Sergio Liberovici ed interpretata da Milva.
Il 23 aprile alle ore 10.00, su my movies, “L’Agnese va a morire”, celeberrimo film di Giuliano Montaldo tratto dal romanzo di Renata Viganò, scrittrice e staffetta partigiana, ambientato nelle Valli di Comacchio, tragica storia di Agnese, una lavandaia di mezza età alla quale viene ucciso dai nazisti il marito antifascista e che decide di entrare nella Resistenza, diventando prima una semplice staffetta e poi assumendo compiti sempre più impegnativi e pericolosi.
Ancora il 24 aprile, alle ore 17.00, verrà presentato “Cime e valli della 17ª”, un film documentario di Alberto Signetto, sulla Resistenza nell’area del Col del Lys, nella Bassa Val di Susa vicina a Torino, in cui operò la 17ª Brigata garibaldina, fra testimonianze, memorie e luoghi dove vissero i partigiani della 17ª, ripresi dalle videocamere portate in montagna.
Infine, il 27 aprile alle ore 20.00, in programma “I nostri anni”, primo lungometraggio di Daniele Gaglianone, a 20 anni dalla presentazione al Festival di Cannes, un film in cui l’autore, partendo da interviste realizzate a veri partigiani per l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, mette in scena una storia di Resistenza ai giorni nostri.
Non dimenticate di prenotare.

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