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Prima Pagina Donne (9-15 giugno 2014)

Prima Pagina Donne (9-15 giugno 2014)

Dal nuovo direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, alla riforma del ministro Marianna Madia della P.A. e poi Marine le Pen e i conflitti col Padre..e Barbara Spinelli e Cristina Parodi moglie del Sindaco di Bergamo e poi e poi...

Domenica, 15/06/2014 - Prima Pagina Donne 24 (9-15 giugno 2014)

Si sa, le scelte di fondo sono politiche, ma la gestione e i suggerimenti è legittimo - anzi decisamente utile e importante - che vengano da chi dirige. Una riflessione generica ma ispirata dalla nuova nomina di Rossella Orlandi, fino a ieri in Piemonte,   quale direttore nazionale dell’Agenzia delle Entrate. In una prima intervista da massima dirigente l’Orlandi esprime concetti molto condivisibili e che lei certamente ha maturati e misurati nella sua lunga carriera e sui quali speriamo possa impegnarsi anche ai livelli a cui è oggi arrivata.. Dire che chi opera nella pubblica amministrazione è sempre al servizio del cittadino e che se pagare le tasse è un dovere è anche un diritto ricevere in cambio un servizio efficiente ; o ancora che le tasse devono essere sinonimo di solidarietà ed eguaglianza e che la legalità come lei la intende ha un significato etico, e che va dimostrata lavorando onestamente, sono tutti concetti che ci fanno ben sperare e sulla base dei quali le facciamo davvero tanti auguri per il suo difficile incarico di enorme responsabilità. L’aumento sensibile di una presenza femminile nei luoghi della rappresentanza, della politica e della gestione a massimi livelli ci fa sperare che ne possiamo sottolineare l’originalità e positività nel futuro prossimo. Tra l’altro parlando di pubblica amministrazione non sfugge che la ministra Marianna Madia ha appena avviato una profonda riforma, per il momento contestata da tutte le sigle sindacali e di cui invece Madia si dichiara soddisfatta e affida a questa cambiamenti notevoli e notevoli opportunità di posti per giovani. Rimanendo nella sfera pubblica dell’impegno femminile, e come sempre in una dimensione che spazia dall’Italia all’Europa ed oltre,  non si possono non notare i nuovi atteggiamenti di Marine Le Pen. Divenuta con il Fronte Nazionale la responsabile del primo partito di Francia, attacca il Padre Jean Marie da cui forse ha imparato molto, per il suo atteggiamento e parole antisemite e per i presunti fondi neri che lui avrebbe accantonato e che potrebbero significare una rottura molto forte tra padre e figlia. Su di un fronte ben diverso politicamente ma pur sempre europeo c’è un'altra storia ”padre e figlia” che fa parlare in questi giorni. Si tratta della decisione di Barbara Spinelli, figlia dello scomparso Altiero Spinelli a cui si deve il Manifesto di Ventotene per l’Europa, di accettare di rappresentare al Parlamento Europeo la lista Tsipras a cui lei ha voluto aderire e contribuire enormemente a costituire nelle passate elezioni Europee. L’accettazione della Spinelli, che prima aveva detto che se fosse stata eletta avrebbe rinunciato a Bruxelles, impliica la perdita di Sel del proprio deputato sta creando una spaccatura e un grande malessere nel nuovo Partito transnazionale. D’altra parte ci si doveva aspettare che Tsipras avrebbe insistito per non rinunciare ad un cognome come quello di Spinelli dall’ enorme valore simbolico. Storie, radici, simboli non hanno perso la loro importanza e ancora per questo si può spiegare l’enorme folla che si è presentata a New York alla presentazione del libro di Hillary Clinton : “Hard Choices” sugli avvenimenti che ha vissuto come Segretario di Stato ed anche su alcuni riferimenti di vita; un evento che può essere considerato anche come l’inizio della sua Corsa ..verso la Casa Bianca.

A proposito di Casa Bianca e passando ad una notizia che riguarda il protagonismo femminile nella famiglia; in occasione dei ballottaggi nei comuni in Italia e precisamente a Bergamo, dove ha vinto Giorgio Gori, abbiamo imparato e visto che Cristina Parodi moglie di Gori per simpatica scaramanzia si era comperata online a 59 euro il vestito uguale a quello che Michelle Obama indossava il giorno della rielezione del marito e che Cristina ovviamente si è infilata per sperare (come è avvenuto) di festeggiare il marito sindaco. E così l’abitino a quadratini bianchi e rossi ha fatto il giro del mondo e forse scopriremo che diverrà un simbolo che farà fare affari a chi lo vende. Rimanendo a notizie che riguardano la / le famiglie è davvero interessante seguire il dibattito che dopo circa 5 anni è arrivato a nostra conoscenza di quella coppia sposata dove il marito ha deciso di cambiare sesso, con un travagliato percorso in cui la persona che più gli è stata vicina è la moglie. “La legge” ha ritenuto sciolto il matrimonio dopo il cambio di sesso dell’uomo, ma la moglie vuole che la loro unione rimanga com’era e da anni si battono entrambi per questo. Le due Alessandre - come oggi ci racconta l’informazione - sembra abbiano ottenuto il riconoscimento desiderato; comunque glielo auguriamo e ammiro davvero il loro coraggio; perché è questo che è necessario per lottare per le proprie convinzioni. Per terminare pur senza rinunciare a ricordare che ben altre 20 ragazze sono state rapite da Boko Haram senza che delle altre quasi 300 non si abbiano notizie, riporto una notizia tanto leggera, scherzosa e futile quanto attuale. Si tratta dell’annuncio che in Brasile a inizio settimana Balotelli ha dato sul suo futuro matrimonio, con l’attuale fidanzata Fanny, dopo ovviamente averlo chiesto a lei, proprio in Brasile. I commenti sono stati che tanta gioia di Balotelli forse poteva trasformarsi in capacità ulteriore di gioco. Sarà o non sarà ma certo è che al goal di Balotelli sabato ai Mondiali si deve la vittoria dell’Italia sull’Inghilterra. Ai posteri l’ardua sentenza!

ortensipaola@tiscali.it

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