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Prima Pagina Donne 13 (22 - 29 marzo 2015)

Prima Pagina Donne 13 (22 - 29 marzo 2015)

Le nigeriane, le elezioni nel paese e le tante violenze subite, Angelina Jolie e l'asportazione delle ovaie, l'assoluzione per Sollecito e Amanda Knox, Lea la modella segregata, Vanessa e Greta e tante altre notizie.

Domenica, 29/03/2015 -
Prima Pagina Donne 13 (22 - 29 marzo 2015)



La prima pagina del Corriere della sera, di ieri domenica 29 marzo ha scelto di accompagnare i titoli sul voto in Nigeria con una foto davvero bellissima, di donne, in fila per votare. Perché la foto è bellissima? Le donne in abiti coloratissimi, quasi tutti su sfumature di rosso, sorridono serenamente, rivolte ad una bimba, presumibilmente figlia di una di loro, che con una manina in bocca, guarda avanti a sé, forse chi le sta fotografando. Ma la bellezza dell’immagine trova la sua ragione anche nella speranza che comunica, nel paese: la Nigeria, dove solo pochi giorni fa, alla vigilia del voto, ancora una volta Boko Haram ha rapito 500 fra donne e bambini e dove delle 200 studentesse rapite oramai un anno fa non si è saputo più nulla. 



Che siano proprio le donne le più a rischio di morte e violenza a rimandare questo messaggio, in giorni di una votazione così pregna di paure e interrogativi, seppur solo affidato ad un veloce, ma non cercato scatto fotografico comunica speranza e da coraggio. Una speranza di cui tutte/i sentiamo un bisogno irrimandabile, quanto mai, in giorni in cui la caduta dell’aereo con le verità orrende che accompagnano la morte di 150 persone, determinata dal secondo pilota, come è noto, ci costringe ancora una volta a guardar in faccia la complessità e l’equilibrio permanentemente in bilico della società in cui viviamo, o di più della tenuta degli individui protagonisti di un mondo,che spesso vede nella competizione con se stessi e per il "successo" dei propri obiettivi ad onta di tutto il traguardo da raggiungere comprendendo violenza e morte quali percorsi necessari.



Mentre dovrebbe essere sempre, la vita, cuore delle notizie che ci piace leggere ed essere portati a considerare. Proprio per questo si comprende il grande spazio,con molti consensi fra cui quello del Prof Veronesi, che su tutti mezzi d’informazione ha avuto la scelta dell’attrice Angelina Jolie di sottoporsi ad un ulteriore operazione per togliersi le ovaie dopo la mastectomia di due anni fa e combattere così l’ipotesi del tumore a cui è predisposta. La Jolie fra le tante dichiarazioni ha ripetutamente sottolineato che lei figli già li ha (6 per la precisione) e allora uno dei suoi obiettivi è garantire di essere con loro più a lungo possibile.



E parlando di vita, riprendersela in mano, per un futuro sereno e sicuro sembra essere il concetto più sottolineato nelle dichiarazioni di Raffaele Sollecito e Amanda Knox ,definitivamente assolti per il delitto di Meredith Kercher, la cui madre dall’Inghilterra non si da pace, che dopo 8 anni l’unico risultato è di non sapere chi abbia ucciso insieme a Rudy Guede sua figlia. Interessanti in questo processo definitivo anche le dichiarazioni dell’avvocato di Sollecito Giulia Bongiorno (“abituata” a vincere iniziando con la causa di Andreotti), che ha dichiarato che in questi otto anni ha imparato che è necessario tenere fortemente in conto ,quanto possano contare le opinioni, gli insulti, le menzogne che girano attorno un processo come è stato questo; che ovviamente vinto in aula di Tribunale non ha potuto non confrontarsi con la “partecipazione mediatica".



Continuando nel “diario” di fatti della settimana ;sarebbe bello che un avvocato capace come Giulia Bongiorno, e che sappiamo sensibile e attenta alle problematiche femminili spendesse la sua professionalità per non far assolvere quel ennesimo mostro maschile che (essendo recidivo) ha tenuta per sei mesi segregata come schiava, violentandola fisicamente e psicologicamente una modella svedese di 22 anni, Lea, adescata con abili offerte e promesse di lavoro rivestite abilmente di professionalità e che ha potuto essere liberata grazie ad un vicino, che sentendo urlare si è finalmente “impicciato”. A Lea auguriamo di rimettersi e di sapere che quest’uomo pagherà, e le suggeriamo di insegnare anche ad altre giovani di non fidarsi se non dopo infinite conferme. Ricadere in situazioni spiacevoli, ritenendo di potersi autoassolvere e per questo tornare ad azioni già vissute sembra essere il filo conduttore delle parole che Vanessa Marzullo, la giovane che insieme all’amica Greta fu rapita in Siria, ha pronunciate nell’intervista rilasciata a Repubblica, dove ,dopo essersi difesa dalle tante “accuse" e pettegolezzi che sono girate nei loro confronti, in particolare dopo il pagamento del riscatto per riportarle a casa, direi,quasi con candore, ha raccontato le sue verità, le sue attività e ha affermato che loro, lei e Greta torneranno in Siria. La dichiarazione come è presumibile ha scatenato un putiferio, sparito dall’informazione solo in ragione delle notizie ben più impegnative che hanno preso il sopravvento.



Naturalmente neanche in questi giorni, le donne impegnate in politica hanno interrotti i loro impegni e così abbiamo potuto constatare come in Francia Marine Le Pen, alle elezioni equivalenti alle nostre provinciali è stata fermata, nell’ascesa, che sembrava irrefrenabile, dal redivivo alla politica, Sarkozy, confermandosi comunque un calo della sinistra di Hollande. In Spagna invece, in Andalusia, precisamente la governatrice Susana Diaz ha portato, alle regionali, il Psoe  il partito socialista) ad un’inaspettata vittoria, ed ora punta ad un ruolo nazionale. La Merkel, prima della tragedia aerea si è incontrata con Tsipras a Bruxelles alla ricerca di una via possibile di sostegno ulteriore alla Grecia.

 

In Italia la settimana è iniziata registrando, lo sgradevole, e dannosissimo per tutte le donne, attacco della on Mussolini alla on de Girolamo, (un tempo compagne di partito), che ha insinuato un dubbio, quasi un velenoso insulto, senza poi arrivare a chiarirlo, circa l’elezione della De Girolamo “che tutti sanno come è avvenuta”. Sabato, giorno della manifestazione a Roma della FIOM, con il comizio di Landini che all’interno di un attacco senza se e senza ma al governo ha definito Renzi peggiore di Berlusconi, si è registrata una onesta considerazione di Rosy Bindi, che pur non essendo davvero una renziana tutto tondo, non ha potuto non considerare che la frase di Landini non fosse condivisibile. La manifestazione della Fiom rimanendo al “protagonismo”, femminile pur vedendo la presenza in piazza di Susanna Camusso ed un affettuoso saluto tra lei e Landini, non si può dire abbia chiarito l’opinione della Segretaria della CGIL circa i progetti futuri del segretario FIOM, per altro non ancora del tutto decifrabili.



Alla prossima settimana: ortensipaola@tiscali.it

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