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Prima Pagina Donne  (11 - 31 agosto 2014)

Prima Pagina Donne (11 - 31 agosto 2014)

IL clima internazionale, l'elezione della Mogherini,le violenze alle yazide,la vittoria delle sportive italiane,la bimba e le due mamme , i tanti femminicidi e ancora altro..

Domenica, 31/08/2014 - Prima Pagina Donne 33 (11 - 31 agosto 2014)

Eccoci di nuovo “insieme”. I giorni, da quando ci siamo salutate/i, in questo agosto 2014, sono risultati pieni di avvenimenti. Purtroppo nessuna tregua estiva per le guerre e le violenze in corso ai confini tra l’Unione Europea e l’Ucraina, la Russia, sulle sponde del Mediterraneo, in Iraq.

Almeno la tregua in corso tra Israele e Hamas speriamo si consolidi, con un salto di qualità verso accordi di convivenza che appaiono terribilmente difficili, forse più che nel passato. Rimanendo legati agli avvenimenti internazionali, vogliamo sperare che il definirsi finalmente del nuovo Governo dell’Europa comunitaria possa inserirsi con efficacia e con risultati, nella situazione in corso. Ed è a questo proposito che possiamo registrare, venendo al nostro sguardo al femminile, che le difficoltà che riguardavano la nomina della nostra Ministro degli Esteri Federica Mogherini,sono superate. Federica Mogherini è Lady Pesc “il Ministro degli Esteri “ d’Europa. L’augurio è sincero per un incarico tanto importante quanto difficile in questo momento e con l’aggravante di un ulteriore scoglio: dimostrare che esperienza e autorevolezza, che molti dichiarano lei non possegga, si conquistano, si dimostrano lavorando. Sarà scontato ma ancora una volta viene da pensare che di un uomo in una situazione analoga non si sarebbe chiosato alla stessa maniera. La nomina della Mogherini impone nei prossimi due mesi un rimpasto nel Governo, il che presumibilmente vedrà un'altra donna al suo posto. Non si può negare che anche in questa estate i ministri donne abbiano fatto molto parlare, politicamente, di loro. Dalla Lorenzin con le questioni della fecondazione eterologa, alla ministra Giannini con la riforma della scuola di cui molto si discute, alla Madia impegnata nella riforma della Pubblica Amministrazione, per non dimenticare la Mogherini, appunto, e Maria Elena Boschi sulla quale abbiamo già detto, nei resoconti ultimi. Quello su cui invece non possiamo sorvolare è l’incredibile chiacchiericcio e inseguimento balneare delle stesse, divenute per i giornali di gossip e non solo, ministre in mostra. D’altra parte i guardoni sono una specie mai in estinzione. Per fortuna in questa generazione di ministri sono presenti belle donne. Speriamo serva a dire, annientando insopportabili luoghi comuni, che bellezza e intelligenza e capacità nelle donne possono convivere. La filosofia della donna come un possesso legittimo continua non solo a tenere banco ma a generare orrendi femminicidi. Sul tema della donna che appartiene all’uomo e non può sottrarsi dovremmo ampliare la riflessione, includendo gli orrori, che ci riguardano in assoluto, delle donne Yazide catturate e vendute al mercato per poche lire per essere stuprate e “sposate” ai maschi dell’IS,che stanno soffrendo a fianco alle minoranze cristiane, curde; donne che come racconta Vian Dakhil l’unica deputata yazida a Bagdad, fanno filtrare la loro disperazione e di voler morire piuttosto che vivere il destino riservatogli dagli jihadisti. Ma è a fianco a queste notizie che va citata l’incredibile attività della brigata delle donne curde: ”Pronte a morire per la libertà”. Le peshmerga, un reggimento femminile, le cui componenti intervistate affascinano per la lucidità con cui uniscono i loro “sentimenti di donne “ con l’imperativo di combattere contro gli uomini del’Is che fra i loro obiettivi hanno quello di riportare le donne alla totale sudditanza e schiavitù. Donne formidabili, coraggiose e indomabili che lottano per sé e per le altre. D’altra parte ogni volta che una donna o un gruppo di donne eccelle si accende una lampada per tutte. Ed è in questo senso che va ricordata la “Signora dei numeri”: l’iraniana Maryam Mirzakhani che ha ricevuta la Medaglia Fields, il Nobel della matematica, sfatando uno dei baluardi che resisteva ovvero che la matematica fosse “un mestiere “ da uomini. Le contraddizioni del mondo femminile sono tante ma certo sempre nuovi sono i traguardi che le donne raggiungono. Ed è anche se con dolore che in questo riconoscimento di donne arrivate a ruoli e funzioni, inimmaginabili fino a pochi anni fa, vogliamo ricordare il capitano Mariangela Valentini, uno dei quattro piloti dei due Jet Tornado scontratisi in aria, in pieno agosto, per motivi ancora non chiariti. Facendo un giro non di 180 ma di 360 gradi inimmaginabile davvero annoveriamo una novità assoluta e da attribuire a un successo che mi piace definire femminile. Una bimba ha avuto il riconoscimento giuridico di avere “due mamme “, quella biologica e la sua compagna (sposata all’estero) che ha adottata la bambina, voluta di comune accordo con la fecondazione eterologa. Questo grazie, alla “tigna “ delle mamme a un avvocato donna e a un Tribunale dei minori con una presidente donna. La decisione avrà ripercussioni importanti e, personalmente ritengo da condividere, per molte coppie omosessuali; non a caso centinaia di domande analoghe giacenti sono state ripresentate subito.

Seppur in termini disordinati ma pur sempre “contenuti” in questo agosto ai campionati europei di nuoto le donne hanno portato non in alto ma in vetta l’Italia con una lista di vittorie eccezionali. Vittorie venute dopo l’atletica dove una medaglia d’argento nella maratona e una d’oro nei 400 mt avevano aperta una stagione di successi. Ad aprire il varco alle vittorie in acqua l’oro di Martina Grimaldi nei 25 km e poi il duo Cagnotto e Dallapè oro, per la sesta volta nel trampolino da 3 metri e in tuffo sincronizzato e poi Federica Pellegrini che “tira” all’oro la staffetta 4x 200 e poi la sua personale vittoria nei 200 mt. Contributi femminili eccezionali a un medagliere ricco in assoluto. Sport e poi cinema. La mostra di Venezia, data la lunghezza di questo resoconto la rimando per la sua solita ricchezza di protagonismo femminile alla settimana prossima. Ho lasciato per ultimo di soffermarmi sull’incredibile sequenza di morti di donne e di bambine di queste settimane. Ogni giorno lo svelarsi del malessere, della follia, dell’odio covato spesso in silenzio nei nuclei famigliari, lascia senza parole e l’elenco del femminicidio agostano 2014 è noto a tutti coloro che usano tenersi informati. Ma è fuori della famiglia e forse da ricollegarsi si alla depressione, alla follia, ma sempre e comunque al modo come alcuni uomini vedono e valutano una donna, che si è imposto a tutti noi l’orrore e l’orribile morte di Oxana, pugnalata 40 volte e poi decapitata. La sua storia accompagnata dal sapere che aveva paura, che aveva percepita la violenza che poteva, come è accaduto, scatenarsi rende la sua morte insopportabile. Oxana era Ucraina e da poco era stata nel suo paese a trovare i suoi figli. Chi sa se, per ironia della sorte, tornando dal suo paese di fatto in guerra, per lavorare in una famiglia, non provasse sollievo di essere in Italia dove non doveva temere le armi! A lei comunque il nostro ricordo affettuoso, per una di noi, senza tornare sui particolari di una vicenda terribile che tutti conosciamo e che non possiamo e non dobbiamo ma vorremmo tanto cancellare.

ortensipaola@tiscali.it

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