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PERCORSI IN GENERE: contronarrazioni femministe, oggi più che mai e sulla scia di ieri

PERCORSI IN GENERE: contronarrazioni femministe, oggi più che mai e sulla scia di ieri

A Poggio Moiano (RI) in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un pomeriggio ricco di arte, di dibattito e di proposte

Mercoledi, 22/11/2023 - Sabato 25 novembre 2023 l’ultimo appuntamento del progetto ‘Percorsi in genere. Contronarrazioni femministe tra arte, scrittura e buone pratiche’.
Un vero e proprio percorso che il Comune di Poggio Moiano, grazie anche al finanziamento della Regione Lazio, ha portato avanti in collaborazione con NOIDONNE TrePuntoZero ed il Centro antiviolenza Angelita di Rieti e in partenariato con Archivia e la Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia. Un percorso che, da maggio scorso, ha visto susseguirsi una serie di eventi con l’obiettivo di portare in luce una nuova narrazione, una differente modalità di pensare la politica, il sociale, il vivere comune, nonché di agire la sfera pubblica e privata.
Emblematico, in tal senso, il I Festival della Filosofia femminista ‘Percorsi in genere’ - 6 maggio - che ha coinvolto diverse ricercatrici e professoresse universitarie tenendo uniti, riprendendo un’attitudine femminista degli anni ’70 del Novecento, il dire e il fare, il pensiero e la pratica.

25 novembre 2023, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una data significativa, di denuncia, di resistenza e di lotta. Una data che manifesta quotidianamente la sua urgenza, come narrano i dati, i fatti di cronaca e le testimonianze. Una giornata in cui fare rumore per Giulia Cecchettin e per tutte le donne - in ogni parte del mondo - uccise o che subiscono violenze fisiche e psicologiche. Sono oggi in molte e in molti in diverse città a raccogliere l’invito del movimento femminista e transfemminista ‘Non Una di Meno’ che organizza per il 25 novembre il corteo a Roma.

Il Comune di Poggio Moiano ha deciso di contribuire dedicando la giornata alla contronarrazione e di farlo tramite l’arte e la cultura, puntando sulla loro straordinaria forza di espressione e di denuncia, come del resto dimostra il recente film di Paola Cortellesi ‘C’è ancora domani’.

L’evento si terrà a partire dalle ore 18 presso il Teatro comunale Vicolo Primo di Poggio Moiano.
Un pomeriggio denso di appuntamenti.
Ad aprire Sara Modigliani e Stefania Placidi mediante canti tradizionali e narrazioni, seguite dalla presentazione del libro ‘(in)felice. Violenza sulle donne’ (Associazione culturale Elisir di idee; 2023) di Orietta Guidi e Donatella Belli, con le letture drammatizzate di Antonio Fusaro. Il testo - attraverso una serie di approfondimenti, poesie, racconti e testimonianze - rende vive, tramite l’arte, sensazioni e immagini legate alle diverse forme della violenza, senza dimenticare di fornire consigli pratici e contatti utili.

La manifestazione si chiuderà dando spazio agli elaborati vincitori della VI edizione del concorso artistico-letterario dedicato alla questione femminista e di genere che il Comune porta avanti da diversi anni. I testi verranno letti da Mariella Angeloni con la musica di Antonio Taverna e verrà presentato il volume ‘Percorsi in genere. Contronarrazioni femministe tra arte, scrittura e buone pratiche’, pubblicato dalla casa editrice NOIDONNE e che, oltre agli elaborati del concorso, contiene contributi di Archivia, NOIDONNE, Flavia Braconi e Norma Felli. Un volume frutto di un lavoro collettivo che - ancora una volta - mostra come l’arte, nelle diverse forme che essa assume, possa ergersi a manifesto di valori, ideali ed azioni. Ad animare il volume, inoltre, pratiche provenienti dalla storia, di ieri e di oggi, delle donne, in un’ottica posizionata e interdisciplinare.

“Unifichiamo le situazioni e gli episodi dell’esperienza storica femminista: in essa la donna si è manifestata interrompendo per la prima volta il monologo della civiltà patriarcale”, così recita la quarta di copertina della pubblicazione, riprendono una celebre frase riportata nel ‘Manifesto di Rivolta femminile’.
Un percorso lungo, la rivoluzione più lunga - per richiamare il titolo del libro di Juliet Mitchell e altre - che richiede, oggi più che mai e sulla scia di ieri, di dare vita, tramite i corpi, a nuove e rinnovate forme di resistenza.
Oggi più che mai e sulla scia di ieri. Oggi più che mai quando le lotte passate vengono messe in tensione. Oggi più che mai, per cambiare la società, per sovvertirne gli stereotipi, le violenze sistemiche.
Oggi più che mai, proprio sulla scia di ieri. Per introdurre una contronarrazione riprendendo chiavi di lettura della storia passata e recente del femminismo. Una storia che, nei conflitti in cui si è incarnata grazie alle sue protagoniste, ha aperto - continuando a farlo - alla differenza, alle differenze per un mondo diverso, più inclusivo, più giusto, per tutti e per tutte.

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