NOIDONNE: 75 anni di vita giornalistica sempre dalla parte delle donne
Accoglienza speciale a Trieste all’inaugurazione della Mostra su NOIDONNE, che ripercorre la vita di questa testata storica. Sarà visitabile fino alla metà di dicembre nel Palazzo delle Poste Centrali
Lunedi, 02/12/2019 - Non poteva esserci cornice migliore all’ inaugurazione della Mostra sui 75 anni di NOIDONNE del Salone del Palazzo delle Poste centrali di Trieste, arricchito, in occasione della giornata contro la violenza alle donne, di una bellissima coreografia di scarpe e fiori che macchiano di rosso lo scalone monumentale di marmo bianco. La Mostra (foto gallery) è frutto di un impegno collettivo al femminile, che ha legato per qualche mese, malgrado la distanza, Ester Pacor della Rete Espansione, Chiara Simon direttora del Museo Postale e telegrafico Mitteleuropa, Costanza Fanelli, responsabile dell’Archivio NOIDONNE e Tiziana Bartolini, direttora della testata. Ognuna con i propri apporti e competenze. Ideazione e realizzazione si sono mescolate in un appassionato lavoro di ricerca, riproduzione di materiali del prezioso archivio di NOIDONNE, di scambio di pareri, di impaginazione e controllo di editing per realizzare i 30 pannelli e anche di promozione della iniziativa. Un punto di forza della riuscita è stata la collaborazione con Poste Italiane, una delle aziende più “rosa” che vede a Trieste una donna direttora centrale, Maria Letizia Fumagalli. Con il coro di donne Ivan Grbec di Servola si è aperta l’ inaugurazione, con canti italiani e sloveni di lotte femminili. Sono seguiti veloci interventi di Chiara Simon, Paola Carboni della Commissione Pari Opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia, Costanza Fanelli, Ester Pacor, Maria Letizia Fumagalli. Poi è cominciato il giro tra i pannelli, un percorso che fa rivivere i 75 anni di vita della testata, attraverso una scansione temporale per decenni, con riproduzioni di pagine del giornale nel tempo, con l’aggiunta di brevi notazioni e commenti.
Le copertine straordinarie di NOIDONNE riportano a passaggi importanti della vita delle donne e del paese, sottolineando l’originalità di una testata che, rispecchiando il mondo e la voglia di cambiamento delle donne, trasmette, anche sul piano comunicativo, messaggi in controtendenza rispetto a quelli più tradizionali. Riemergono immagini delle condizioni di vita e di lavoro delle donne, delle tappe delle lotte e delle conquiste delle donne: parità salariale, nuovo diritto di famiglia, divorzio, aborto, uguaglianza nel lavoro, valore sociale della maternità e redistribuzione dei ruoli, autodeterminazione, lotta alla violenza contro le donne. Ma anche i cambiamenti nei costumi e nei comportamenti delle donne e la capacità di esserci con nuovi protagonismi femminili in ogni campo.
La Mostra serve a ripercorrere il tragitto emozionante e complesso (dalle prime edizioni clandestine sotto l’occupazione nazifascista alle nuove forme multimediali e web) di un giornalismo che ha voluto essere libero ed autonomo, che, anche per questo, ha incontrato ciclicamente difficoltà economiche, che è riuscito, però, a dare continuità ad una esperienza unica grazie all’impegno e alla passione di donne. I pannelli finali, infatti, parlano di cosa è e fa NOIDONNE oggi.
Anche per il luogo in cui la Mostra si trova, il Palazzo delle Poste Centrali di Trieste, un’attenzione particolare è stata dedicata con numerosi pannelli al grande spazio che NOIDONNE ha dedicato in modo continuativo alle rubriche delle lettere e di rapporto diretto con le lettrici: “Cara NOIDONNE ti scrivo”.
Emerge un mondo di donne che vuole essere ascoltato, che considera il giornale NOIDONNE “un’amica” a cui confidare fatti e pensieri, a cui chiedere consigli. Spaccati di vita in cui emergono nel tempo le difficoltà delle donne, anche quelle “emancipate” di trovare una vita e un rapporto con “l’uomo” (sia esso marito, padre, amico, figlio) che dia spazio alle proprie libertà di scelta, o di portare avanti il ruolo familiare e materno e quello lavorativo in una società senza supporti veri e tanti pregiudizi.
In un giornale attento alla vita reale delle donne e insieme “politico” la dimensione privata e quella pubblica si mescolano, evidenziando una dimensione di partecipazione di massa delle donne alle loro voglie e lotte di cambiamento. A questi spazi e rubriche, sempre diversi per taglio e dimensione, si dedicano con intelligenza e sensibilità grandi giornaliste, direttore, scrittrici (come Giuliana Dal Pozzo, Miriam Mafai, Elena Belotti). Un mondo, quello delle lettere inviate e delle risposte date, che meriterebbe ricerche più approfondite.
Collegandosi al territorio in cui la mostra si tiene, il percorso ha voluto dedicare uno spazio specifico al ricordo di una vicenda che ha segnato la vita interiore e concreta della gente e delle donne del Friuli Venezia Giulia: il terremoto del 1976 a cui la testata NOIDONNE, due anni dopo, dedicò un intero Speciale, facendo emergere il punto di vista femminile e il grande impegno che in quella occasione fu dato dalle donne per riavviare un processo di rinascita.
Mentre noi facciamo il giro della Mostra con tante donne e uomini ci segue la fotografa Estella Levi documentando tutto con i suoi bellissimi scatti, e intanto nel salone delle Poste continua il lavoro normale di servizi e di accoglienza ai cittadini e alle cittadine di Trieste. Una bella mescolanza di persone che rende vera l’atmosfera intorno alla Mostra.
Tra le iniziative delle organizzatrici sono previste nei giorni successivi visite guidate che porteranno ragazzi e ragazze delle scuole a ripercorrere le tappe di una storia che continua. Finito il giro qualcuna di noi si ferma davanti all'entrata del Museo Postale e telegrafico Mitteleuropa, uno spazio organizzato con cura dalla sua direttora, Chiara Simon, che offre al pubblico documenti, immagini e strumenti straordinari che raccontano la storia e l'evoluzione delle Poste a Trieste. Uno spazio che promuove iniziative culturali: in queste settimane sono state raccolte centinaia di disegni di bambini sul tema del cibo, declinato anche in termini mondiali. E qui ci attende un'altra sorpresa: per l'occasione hanno stampato delle vere cartoline che promuovono la Mostra di NOIDONNE.
Alcune di queste cartoline sono state timbrate per l'occasione e hanno un bellissimo francobollo realizzato appositamente per la giornata della lotta alla violenza contro le donne.
Costanza Fanelli
Foto di Estella Levi
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