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MENO GIORNALI MENO LIBERI, INTERVISTA A LORENZO HENDEL

MENO GIORNALI MENO LIBERI, INTERVISTA A LORENZO HENDEL

Lorenzo Hendel, documentarista e poeta della pellicola, a sostegno della campagna Meno Giornali Meno Liberi: 'con un giornale in mano si pensa di più'

Lunedi, 09/03/2015 -
Lorenzo Hendel, documentarista e poeta della pellicola, sempre in giro per il mondo - dall'Asia alla Groenlandia, dal continente latino americano alla Cina - traccia un bilancio globale sulla crisi dell'editoria, un problema connesso alla modernità che non riguarda esclusivamente il nostro paese: "Solo in Giappone più del 90% della popolazione compra libri e giornali. Leggere significa comprendere e riuscire ad orientarsi nella complessità di un mondo in continuo cambiamento. Con un giornale in mano si pensa di più, si riflette di più' e si è più liberi". Esperto di linguaggi e autore del manuale "Drammaturgia del cinema documentario", Lorenzo Hendel cita i versi di Celentano: "Ascolta sempre musica vera e cerca sempre se puoi di capire". Meno giornali meno liberi è assolutamente vero, dice, ma bisogna capire cosa sta succedendo. Se le cose accadono ci sono motivi strutturali che vanno compresi e poi rimossi: "Oggi scriviamo come non mai, sms, mail, tweet e leggiamo tantissimo ma diversamente da ieri lo facciamo sfruttando la Rete e senza pagare. Per combattere la concorrenza di internet bisogna cercare di rendere conveniente per il consumatore la lettura di libri e giornali". Il suo sostegno alla campagna MENO GIORNALI MENO LIBERI è pieno.

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