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Mantonva, Festivaletteratura. 3 /  La rivoluzione egiziana

Mantonva, Festivaletteratura. 3 / La rivoluzione egiziana

Ahdaf Soueif, "Una bella e distinta signora ci parla della rivoluzione egiziana"... Echi da Mantova

Lunedi, 09/09/2013 - AHDAF SOUEIF è una bella signora dal classico volto mediterraneo... (difficile per noi distinguere se siciliana o di un alto paese sulla sponda opposta del Mare Nostrum), coltissima, perfettamente bilingue (arabo-inglese) che ha regalato all'opinione pubblica internazionale non solo alcuni prodotti di fiction (in Italia il suo "The map of love" è presente col titolo "Il profumo delle notti sul Nilo") ma, grazie alle reti televisive inglesi, riprese e commenti in diretta da piazza Tahrir assurta a simbolo della rivoluzione egiziana.

La sua testimonianza è importante perchè con parole semplici e chiare ci parla di letteratura della sua letteratura e della rivoluzione in corso.

Innanzitutto pur scrivendo i suoi libri anche in lingua inglese si sente di appartenere all'ambito della letteratura araba e precisa che il suo romanzo, che è un romanzo d'amore nel quale, non è un'esperienza avulsa e straordinaria: nella letteratura araba ed egiziana in particolare esiste una tradizione di romanzi di passione d'amore scritti da donne.

Incalzata dalle domande dell'intervistatore ammette che anche un romanzo è un fatto politico perché pur facendo del rapporto tra due persone un valore, anzi il valore, il margine tra quanto del personale sia privato e quanto di esso sia toccato dal pubblico, dal politico è troppo ristretto, anzi l'impatto è sempre e comunque forte per le conseguenze sociali delle scelte.

Con la stessa onestà con la quale descrive la sua produzione ci ha illustrato anche le vicende del suo paese che sta ancor vivendo una fase rivoluzionaria.

Non sto qui a ripetere le date e le motivazioni fondamentali che hanno portato alla rivoluzione perchè il nostro giornale ne ha parlato ampiamente, ma mi piace riportare le opinioni personali di Ahdaf Soueif la cui capacità di lettura e di analisi ci può essere di grande aiuto alla comprensione del fenomeno:

- Il regime nel paese era rappresentato dalla famiglia di Moubarak e dall'élite sempre più corrotta che lo circondava e che ha prodotto un sistema di ladrocinio generalizzato a volte finalizzato alla sopravvivenza delle persone, esempio: un insegnante della scuola pubblica guadagna 300 lire egiziane, bene un kg di carne di vitello ne costa 100 e allora che fa l'insegnante? A scuola non insegna ciò che deve e si dedica alle lezioni private strumento al quale devono ricorrere le famiglie per assicurare gli studi ai figlioli specie quelle più povere ...

- Col termine "sicurezza" si intende quel sistema di controllo e di messa a tacere di alcuni dei problemi principali che hanno afflitto il paese in cioè le azioni di polizia e dei servizi: la pratica della tortura dal 2001 assunta a pratica nell'intero paese: protratta nei confronti di persone appartenenti agli strati più deboli della popolazione è solo quando uccidono un giovane 23enne di Alessandria d'Egitto di famiglia borghese ed in tribunale portano prove false ed infamanti e la madre - dopo averlo fotografato e aver pubblicato su FB la foto del volto del giovane prima e dopo - lancia la grande campagna di sensibilizzazione all'agitazione con l'appello rivolto dalla madre "il fatto riguarda anche voi e potrebbe succedere anche a voi" che viene considerata uno dei momenti clou motori della rivoluzione...

- L'esercito gode ancora di prestigio nel paese perché, grazie alla leva obbligatoria, ogni famiglia ha avuto a che fare con l'esercito.

Ai tempi di Nasser fu sinonimo di crescita e di sviluppo perchè impiegato nei grandi lavori di costruzione delle infrastrutture, invece con Moubarak si è trasformato in un'impresa d'affari. Quando Moubarak se ne andò l'Esercito si rese garante della transizione, ma affossò la rivoluzione, fu l'artefice di ben 4 massacri con una lunghissima lista di cadaveri, dell'arresto di migliaia di persone.

- Il sucesso della Fratellanza Musulmana nasce da questo e che vinse le elezioni che ne fece una questione di potere contro Moubarak

Morsi, eletto al ballottaggio con pochi voti di scarto dal generale dell'esercito e grazie ai voti della diaspora dell'opposizione a Moubarak - promise di fare il presidente di tutti, di nominare due vicepresidenti uno cristiano e una donna. Questo on è successo. Non aveva una politica economica di sviluppo e di risanamento, il solo progetto era quello della riforma della costituzione adattandola ai principi della Fratellanza Musulmana. Per non dire delle azioni di violenza e di tortura contro la popolazione.

- Ecco perchè il 13 giugno la popolazione scende nuovamente in piazza pretendendo le dimissioni di Morsi, avvenute per l'intervento dell'Esercito. Poi la cosa terribile: l'uccisione di 800 persone. La situazione nella quale si ritrova ora il paese è che l'Esercito finge di essere il tenutario della gestione democratica, i media vogliono cancellare la memoria di quanto l'esercito abbia fatto contro le persone e rilanciare il controllo morale dell'esercito per la Sicurezza e contro il terrorismo rappresentato di fratelli Musulmani.

- Per il momento la gente comunque accetta tutto questo: per la sicurezza dimentica la liberta' e i diritti umani e lasca che la Polizia "faccia il proprio dovere".

- Anche se la rivoluzione di gennaio è un fenomeno ascrivibile all'Egitto essendo però questo il paese arabo più esteso e più popolato vale il detto del Medio Oriente: Se sta bene l'Egitto stiamo bene anche noi.

- Le donne in Egitto votano dal 1956 e non ci si deve stupire se alcune portano il velo: se loro ritengono che il velo sia per loro un fatto di libertà deve essere rispettato.

- All'interno del dibattito politico non bisogna demonizzare i Fratelli Musulmani.

Ahdaf Soueif è anche fondatrice del Festival Letteratura di Palestina e questo suo impegno rappresenta il sentimento genuino delle donne del popolo egiziano di aiuto e di sostegno alla Palestina perchè la cultura può giocare un ruolo determinante per la cultura della giustizia parola importante per l'Egitto e per l'impegno degli egiziani in Palestina.

- Circa le violenze sulle donne in Egitto di cui si è parlato da noi ci ha invitate a distinguere tra casi e politica e uso politico della violenza dicendo che esistono alcuni siti interessanti sull'argomento.



Il trasporto l'intensità col quale Ahdaf Soueif ci ha parlato ci ha convinte della sua onestà; così le sue parole ci aiuteranno a costruirci una nostra propria opinione e chiave di lettura di quanto sta succedendo nel suo paese.

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