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LeoNilde Carabba, artista della luce

LeoNilde Carabba, artista della luce

Venerdì 11 settembre espone a Sormano (Como, Casa dei Quadri) e poi alla Biennale della Luce di Mantova (26 settembre - 31 Dicembre 2020) con un’installazione dal titolo Work in process Interstellare

Lunedi, 07/09/2020 - Un portone di legno in un edificio della vecchia Milano, il cortile di una cascina ristrutturata, un cancello e, in un giardino delizioso, l’appartamento studio di LeoNilde Carabba.
L’artista ha un forte senso dell’ospitalità, accoglie chi arriva con un sorriso, mostra il proprio lavoro, offre una tisana, o un pranzo o una cena, rigorosamente vegetariani, e racconta. Il racconto passa tranquillamente da episodi della propria vita, talvolta così spassosi da provocare la sua riconoscibile contagiosissima risata, del proprio fare arte e dei rapporti con il mondo delle gallerie e dei collezionisti, alle conoscenze profonde acquisite con lunghi studi sull’astrologia, sulla cabala, sulle rune.
Foto 1 Alle falde dell’Etna


















LeoNilde, nata a Monza il 28 novembre del 1938, vive e lavora a Milano.
Da sempre attiva nel movimento delle donne è stata cofondatrice della Libreria delle donne di Milano e della Cooperativa Beato Angelico, prima galleria di genere, con Carla Accardi e altre note artiste.
Foto 2. Inaugurazione Pilota con Thea e Betty


















Formatasi nella Milano artistica degli anni ‘60, nel 1966 ha iniziato a sperimentare la luce come elemento tecnico per la realizzazione delle sue opere.
L’uso di microsfere di vetro e, successivamente, di colori fluorescenti e fosforescenti, luci di wood, a volte laser, le consente di creare opere che, a fronte di luce diurna o notturna, mutano di fronte agli occhi di chi osserva.
E’ affascinante assistere alla trasformazione delle opere con il mutare delle fonti di luce. Credo sia capitato a tutte le persone che hanno visitato lo studio di LeoNilde rimanere affascinate da quella che appare come magia e che è, invece, frutto di uno studio e di un lavoro attenti, disciplinati, continui.
Foto 3 Bora a Trieste
















Fra più di 250 mostre alle quali l’artista ha partecipato è importante segnalarne alcune: 1969 Dal Segno all’Oggetto Gall. Cadario, Caravate - Fontana, Munari + 40 artisti contemporanei. 1987 - 2008 Maestri di Brera a Shanghai. Liu Haisu Museum, a cura di R. Bellini. 2017 BLACK LIGHT ART La Luce che colora il buio Milano, Como e Spoleto a cura di G.Gellini, F. Agrifoglio e G. Corica. 2018 Confluentes. Ludwig Museum Koblenz; 2020 GEO-GRAPHIES ART WOMAN- CONTEMPORARY ART EXHIBITION a cura di D. Sacquegna. Primo Piano LivinGallery, Lecce.
Recentemente il suo quadro: “Grammatica dell’Acqua” 2017 é stato acquisito dal Museo Ludwig di Koblenz.
Foto 4, 5, 6 Grammatica dell’acqua


































































Tra le mostre mi hanno particolarmente colpita due collettive del 1977 a Berlino, la prima dal titolo Kunstlerinnen International con opere di artiste dal 1877 al 1977 e la seconda Charlottemburg Berlin 1977 alla quale LeoNilde è stata invitata ad esporre con un centinaio di altre artiste, tra le quali Lee Bontecou, Mary Cassat, Judith Chicago, Sonia Delaunay, Frida Kahlo, Bice Lazzari, LuoiseNevelson, Georgia O’Keeffe.
Che dire? Chapeau non è sicuramente sufficiente ma rende, credo, l’idea.
Nel catalogo di Geo- Graphies: Rituali identitari e fragili ecosistemi, evento di Art Woman, rappresentato da lei e da Louise Bourgeois, LeoNilde scrive di sé:
“ Sono una viaggiatrice che ama esplorare territori e varcare i confini. La base della mia filosofia è semplice: la vita comincia ad ogni momento. Quando dipingo unisco all’opera creativa la meditazione e, come io raggiungo la pace interiore ed esaltazione di gioia, così spero di portare in questa epoca così buia un senso di stupore che rigenera l’anima”

Effettivamente è questo che si prova vedendo le opere dell’ artista
Dalla seggiolina appoggiata alla parete che ho scelto come mio personale punto di osservazione ho provato e provo sempre un senso di stupore percepito attraverso la luce che, mutando, modifica la visione ed espande i colori; uno stupore che fa parte di un insieme di sentimenti che comprendono il piacere, l’ammirazione, il senso di pace e di magia, sentimenti che si espandono attraverso la visione della bellezza.

Prossimamente LeoNilde Carabba sarà presente alla Biennale della Luce di Mantova dal 26 settembre al 31 Dicembre 2020 con un’installazione dal titolo Work in process Interstellare.
L’installazione è composta da 22 quadri, ciascuno di centimetri 50 x 70, ispirati all’Alfabeto Ebraico. In essi non sono rappresentate lettere, ma Stelle esagonali (il Sigillo di Salomone) corrispondenti al valore numerico delle lettere, cioè per Aleph una stella, per Beth due e così fino a Scin 300 e Taw 400.
Foto 7, 8 Biennale Mantova

































Sono felice che, oltre a questo importante appuntamento mantovano, LeoNilde possa essere presente anche nel piccolo paese di Sormano, in provincia di Como, alla Casa dei Quadri, sede della Fondazione Sormani/Prota-Giurleo. L’appuntamento è fissato per venerdì 11 settembre alle ore 16; si potranno ammirare alcune opere dell’artista e conversare con lei rispetto alla sua attività e ai suoi saperi.





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