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Lei ieratica erotica eretica

Lei ieratica erotica eretica

Isola d’Elba: un Festival per l’artista Angela Galli dedicato all’Arte e alla Fotografia Contemporanea

Domenica, 29/07/2018 - ‘Marcianaborgodarte’ un Festival per le arti contemporanee patrocinato dal Comune di Marciana, dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e dalla Regione Toscana, offre ai visitatori all’interno del vecchio borgo di Marciana un percorso con sei tappe. Alla sesta posizione la mostra più importante dal titolo LEI, IERATICA EROTICA ERETICA, mostra curata dal critico Giorgio Bonomi.
Presso la Fortezza Pisana situata nella parte più alta del paese di Marciana, Comune di origine medioevale dell’isola d’Elba, di fronte alla Corsica, posto incantevole dove si resta rapiti dalla vista del mare da un lato e quella dei monti dall’altro, “Le personalità celate” dell’artista si svelano, dal 9 giugno alla fine di agosto 2018, una Retrospettiva che attraverso un percorso ermeneutico consente di comprendere il lavoro di ricerca artistico per raggiungere una nuova iconografia con cui rappresentare alcune personalità della Grande Dea. Angela arriva agli aspetti più oscuri dell’anima dopo una lunga e complessa ricerca. Una ricerca iconografica sulle immagini simboliche rimosse nella cultura occidentale e rappresentanti alcune precise personalità della Grande Dea, l’archetipo per eccellenza della polarità femminile della coscienza. Il tema è affrontato dall’Artista secondo i linguaggi odierni. Molto suggestiva l’installazione nel cortile interno della fortezza, con immagini fotografiche in grande formato, realizzate con la tecnica dell’autoscatto e rappresentanti la dea Persephone, l’artista stessa. Suggestivo il dialogo tra immagini e architettura.
L’Artista cerca di percorrere trasversalmente diverse discipline come l’archeologia, la psicologia, l’antropologia, la filosofia, la mitologia e la fisica.
In sintesi LEI è la ricerca di una nuova iconografia per restituire le immagini dimenticate della nostra cultura. L’interesse dell’artista s’incontra con una ricerca svolta per l’Unesco dell’archeologo italiano Emmanuel Anati, “Verso una nuova lettura dell’arte preistorica”, proprio non appena l’uomo Sapiens inizia a fare arte, emerge la coincidenza di tecniche, colori, sistema di segni e sistema associativo comune a tutti i continenti. La valenza universale degli ideogrammi è equivalente all’idea di Archetipo di Jung e alla definizione di Idee elementari dell’antropologo Adolf Bastian. La mostra di Angela Galli si serve così di una rinnovata concettualità che mira a ricontattare il potere vivificante degli Archetipi, soprattutto per combattere la tendenza verso un’entropia sociale. Nella pubblicazione d’arte annessa all’esposizione, Giorgio Bonomi, il critico curatore, introduce il concetto di “doppietà” per sintetizzare i diversi aspetti del pensiero e dell’opera dell’artista, riferendosi ai principi generatori della Luce/Tenebra, Bene/Male. Nell’ambito psicoanalitico si parla di scissione dell’Io come difesa necessaria, indispensabile nella primissima infanzia ma fonte di patologie in seguito. Nell’antica Grecia era forte il senso dicotomico della vita rispetto alla morte, soprattutto riguardo alla presenza degli Dei nella vita terrena. La novità espositiva è caratterizzata dalle ultime opere di Angela, che vertono essenzialmente sul mito di Persephone, “la figlia di Zeus e Demetra rapita da Ade. Dopo avere ingerito però un chicco di melagrana ormai Persephone non poteva più lasciare il Regno dei morti, così si arrivò al compromesso di vivere sei mesi nell’aldilà e sei mesi sulla terra”.
L’artista negli autoscatti stampati e ingranditi su PVC e metallo, si copre di una sorta di chador, un telo nero, lasciando intravedere ora un seno, ora le gambe, il ventre, punto simbolico del corpo rappresentate il legame tra passato presente futuro: ventre che contiene la vita offrendo il seno per il nutrimento. Alcune opere sono frammenti accostati come per puntualizzare la necessità di elaborare la scissione che può diventare altro da sé. Molto sentito nelle sue ricerche è il concetto di creatività femminile sottolineandone ogni elemento del corpo, che ricordi quanto sia importante optare per il massimo simbolo creativo.
Nella pittura c’è la serie delle civette-donne, altre Persephone, simbolicamente affini e apparse prima dei tempi storici, con una particolare importanza data alla vulva, il simbolo della creatività femminile. Uno studio concettuale-simbolico rappresentato da una pittoricità, che si situa tra il senso estetico orientale e l’espressività dei Fauves. Infine, un omaggio all’Isola nello studio delle ondine, elemento simbolico che si situa tra il mito greco e quello celtico, con una particolare importanza sul significato profondo del viaggio, come elemento di saggezza e conoscenza.
L’esposizione LEI a Marciana quindi è una retrospettiva che mette in risalto alcuni aspetti della visione ciclica del mondo, del binomio vita-morte e morte-vita, così alla grassa venere paleolitica si contrappongono i nudi delle dee civette o delle dee avvoltoi che diventeranno la coppia sacra Demetra-Kore dei tempi storici.
Angela Galli da anni porta avanti una ricerca articolata con una sua precisa poetica. Importante la pubblicazione “Il corpo di una donna” scritto insieme a J. Monica Magi e J. Mukkergin Naat, che riceve il Premio Letterario “Scrittore Toscano dell’Anno” sezione Saggi Editi. Di Angela Galli l’idea di fondare già dal 2012 la Persephone Edizioni, attualmente arricchita da diverse collane editoriali.

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