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Le migliori opportunità occupazionali e le professioni del futuro

Le migliori opportunità occupazionali e le professioni del futuro

Dalle varie indagini emerge una chiara previsione su quali possono essere le professioni del futuro.

Lunedi, 11/03/2013 - L’evoluzione dei mercati nazionali ed internazionali, modifica parallelamente le professionalità da collocare nei vari settori occupazionali. Si diversificano e si ampliano le competenze richieste, divenendo sempre più flessibili, ragion per cui occorre un buon orientamento alle nuove professioni ed una spiccata propensione ad una formazione continua.

Il rapporto di Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fatto il punto della situazione in merito alle professioni che, potrebbero essere più gettonate negli ultimi 6 mesi del 2012 e che possono essere considerate come vere e proprie professioni del futuro.

In particolar modo, dalla lettura del rapporto si evidenzia che nei prossimi mesi verranno assunte:

37.370 figure professionali, quali cuochi e camerieri, nel settore della ristorazione

16.040 figure professionali, non qualificate, nel settore dei servizi di pulizia e nel settore dei servizi alla persona

10.630 figure professionali, quali commessi ed altro personale qualificato, nel settore del commercio e della vendita al dettaglio

7.740 figure professionali, quali segretari ed affini, nel settore dei servizi generali

7.080 figure professionali, altamente qualificate, nel settore dell’industria alimentare

3.490 figure professionali, altamente qualificate, nel settore bancario ed assicurativo



In Europa, la maggior parte dell’offerta di lavoro riguarderà il settore dei servizi e, specificamente, da qui al 2020. Le richieste maggiori si avranno nei servizi commerciali, bancari e finanziari. Ma un’evoluzione positiva si avrà anche nel settore della distribuzione, trasporti, ristorazione e alberghiero. La crescita dell’occupazione riguarderà anche le professioni manageriali, intellettuali e scientifiche. Uno degli studi più prestigiosi condotto dal governo degli Stati Uniti sul mercato del lavoro del futuro, ha individuato attraverso una banca dati quelle che saranno da qui al 2018 le professioni più richieste. Dall’indagine emerge che, la metà delle professioni del futuro è collegata ai servizi di assistenza sanitaria. Questa previsione è resa oggettiva dal fatto che negli USA, così come in Italia e nel resto d’Europa, vi sarà un invecchiamento progressivo della popolazione. In ogni caso, al primo posto dei mestieri più richiesti, vi sono gli ingegneri biomedici. Questo soprattutto in previsione di un allungamento della speranza di vita delle persone con una conseguente maggiore richiesta di tecniche e materiali nuovi per le cure. Seguono gli analisti informatici, le aziende continueranno sistematicamente ad aumentare le proprie strutture tecnologiche e proseguiranno nelle innovazioni ad alta tecnologia. In questa classifica, si collocano poi gli operatori finanziari richiesti nella gestione della sempre crescente complessità delle norme e dei mercati finanziari . Ma anche gli ingegneri informatici avranno notevoli opportunità lavorative. Infatti, chi saprà sviluppare applicazioni e mercati per internet troverà sempre più spazio nelle imprese future, senza contare che potranno essere fra le figure professionali più pagate in assoluto. Una parola in più la si vuole spendere sull’economia digitale, in quanto le migliori chance occupazionali ed anche in rapida evoluzione sono proprio per chi lavora in rete. Uno studio dell’associazione Italia Futura - spiega - dice che un aumento del 10% di Internet comporterebbe una crescita occupazionale complessiva dello 0,44% e giovanile dell’1,47%. E in Italia ci sono ampi margini di crescita per l’economia digitale». Basti pensare che, secondo un’indagine di McKinsey global institute del maggio 2011, il contributo diretto di Internet al Pil è stato del 3% in Francia e di oltre il 5% in Svezia e Uk, a fronte di solo il 2% in Italia.G. Xhaet docente presso la Business School del Sole 24 ore e direttore del progetto Web Media Academy, elenca nel suo ultimo libro, le nuove professioni che, secondo lui daranno le migliori chance occupazionali: in azienda, in agenzie di consulenza, come free lance. Hanno tutte un denominatore in comune, passano dalla creatività di chi sa cogliere le opportunità che il web. Queste nuove professionalità hanno immancabilmente definizioni in inglese: Community Manager, Transmedia Web Editor, Digital Pr, e-reputation Manager, Search Engine Optimizer, Content Curator, etc. Ovviamente sono figure che adegueranno le loro competenze al web, ottimizzando la visibilità aziendale in Internet agevolando l’utente nell’utilizzo del servizio. Da ciò si deduce che è sempre più vincente la strategia di calibrare ed adeguare le proprie competenze alle esigenze lavorative che sono sottoposte sempre più ai rapidi e repentini mutamenti, che ormai fanno parte di una società “glocalizzata”.

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