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Le donne egiziane tra paure e speranze diventano consumatrici strategiche

Le donne egiziane tra paure e speranze diventano consumatrici strategiche

Prendono decisioni e sono in grado di orientare il sentire comune. Lentamente anche il settore delle ricerche sull’andamento dei consumi in Egitto si sta accorgendo di loro

Lunedi, 16/05/2016 -
Il Cairo. Lamia Kamel è la direttrice dell’agenzia di comunicazione sociale CCPlus che insieme al Nielsen Nord Africa ha elaborato un’indagine nella quale si rintracciano le paure e le speranze delle donne egiziane.



“È chiaro che le donne occupano una gran parte del processo decisionale nella nostra società ed è altrettanto chiaro che sono influenzate da tutto quello che accade quotidianamente intorno a loro” dice. “Il pensiero femminile è in continua evoluzione. Vi è una maggiore consapevolezza su quello che si è e su quello che si può fare. Le donne egiziane sono più consapevoli delle loro vite, dei loro problemi. Sono pronte a ritagliarsi degli spazi che appartengono solo e soltanto a loro” dice Kamel.



Nonostante le numerose questioni aperte, le egiziane stanno diventando indipendenti economicamente, e questo grazie anche al fatto che “quel famoso tetto di cristallo si sta incrinando sotto il coraggio prorompente della forza femminile – continua Kamel - in questa fase di cambiamento non possiamo nascondere che le donne devono ricoprire un ruolo fondamentale. Sono loro che prendono decisioni importanti nello spazio familiare, ma anche in quello pubblico. D’altronde rispetto al passato ci sono più donne parlamentari e questo deve pur significare qualcosa”.



Un'importanza che si riscontra anche nel considerare sempre di più il ruolo delle donne come attrici e consumatrici strategiche. “E' importante elaborare delle ricerche che le mettano al centro delle analisi sociali non solo come soggetti deboli, ma anche come attrici attive in grado di orientare l’opinione pubblica ed il sentire comune che può influenzare il futuro del Paese”. Nel fare questo, la ricerca ha raggruppato le donne intervistate in tre grandi gruppi.



C’è il gruppo delle donne della “famiglia tradizionale”, quelle cioè che si concentrano sui bisogni del marito e dei figli. Sono quelle che decidono in base alle esigenze dei propri cari, mettendo in secondo piano quello che desiderano. C’è il gruppo delle donne “carrieriste”. Sono le donne che ammettono che la tecnologia è parte integrante della loro vita quotidiana. Le loro decisioni vengono prese per soddisfare un obiettivo lavorativo. Orientano le loro scelte al fine di ottenere una maggior istruzione per i figli e per garantire una maggiore stabilità finanziaria alla famiglia. Infine c’è il gruppo delle donne “appassionate del divertimento”. Sono donne che amano viaggiare, leggere e socializzare. Si contraddistinguono per avere una buona propensione al risparmio. E con grande sorpresa è il gruppo più ampio, forse a testimonianza del fatto che le donne egiziane sono pronte per quel cambiamento che le vede veramente protagoniste della loro vita e di conseguenza dello sviluppo del Paese.



Foto di Corporate Communications Plus (CC Plus)

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