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La forma dell'acqua – Muta come un pesce

La forma dell'acqua – Muta come un pesce

"L\'acqua prende la forma di tutto ciò che la contiene in quel momento e, anche se l'acqua può essere così delicata, resta anche la forza più potente e malleabile dell'universo....

Lunedi, 19/02/2018 - La forma dell'acqua – Muta come un pesce
di Adriana Moltedo esperta di Comunicazione e Media

La forma dell'acqua è la storia d’amore tra Elisa e un uomo-pesce, un amore anche carnale che, per il regista, rappresenta la completa fusione tra due anime .

Elisa (Sally Hawkins), conquisterà il mostro con uova bollite e musica.

Questa è una favola intrisa di passione, in grado di lanciare un messaggio di tolleranza e di amore che risuona fortissimo nel nostro presente, senza retorica.

Come ha detto lo stesso Guillermo Del Toro, la trama è «assurda e assurdamente semplice»: negli anni Sessanta, durante la Guerra fredda, una strana creatura anfibia, una specie di uomo-pesce, viene portata in un segretissimo laboratorio governativo guidato dal feroce e cattivo di turno che ha catturato e che tortura la Creatura, interpretato da Michael Shannon.

Saranno le donne, quelle delle pulizie, a condurre e vincere la guerra fredda e tutto per Amore.

Sally Hawkins che interpreta Elisa, l’addetta alle pulizie di quel laboratorio, si innamora dell’uomo-pesce. Lei è muta come un pesce e il pesce parla come lei. Il pesce impara a respirare nell’aria fuori dall’acqua ed Elisa impara ad amare sott’acqua.

A causa del suo mutismo, Elisa si sente intrappolata in un mondo di silenzio e solitudine, specchiandosi negli sguardi degli altri si vede come un essere incompleto e difettoso, così vive la routine quotidiana senza grosse ambizioni o aspettative. Finchè non incontra l’amore.

Incaricate di pulire un laboratorio segreto, Elisa e la collega Zelda (Octavia Spencer) si imbattono per caso in un pericoloso esperimento governativo: una creatura squamosa dall'aspetto umanoide, tenuta in una vasca sigillata piena d'aqua. Elisa si avvicina sempre di più al "mostro", costruendo con lui una tenera complicità.
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Del Toro ha detto di aver raccontato a Sally Hawkins la trama del film nel 2014, ai Golden Globe, dopo che aveva bevuto, e che è stato difficile visto che La forma dell’acqua «è quel tipo di film che, a raccontarlo, ti fa sembrare ubriaco anche se non lo sei».

La Forma dell’acqua dunque è una storia semplice, avvincente e d’amore, è uno di quei film in cui niente è lì per caso.

La forma dell’acqua è tante cose insieme ed è anche difficile immaginare qualcuno in grado di pensarlo.

E’ una favola romantica, una parabola sulla tolleranza e un thriller di spionaggio.

A.O. Scott del New York Times ha scritto che «è fatto di colori vividi e di scure ombre» e che è «luminoso come un musical e torbido come un film noir».

E’ anche una storia di grande amicizia come quella tra Elisa e Zelda, collega afroamericana che lotta per i suoi diritti dentro il matrimonio e la società, l’amica che parla per due e l’amicizia tra Elisa e Giles il suo vicino di casa, interpretato da Richard Jenkins, tutti outsider che vinceranno contro il male con la forza dell’amore e dell’amicizia.

Il visionario Gullielmo Del Toro che ha 53 anni, racconta una fiaba gotica ricca di suggestioni fantasy, e come sempre nei suoi lavori i mostri sono lì.

Del Toro ha raccontato più volte che questo è il suo film migliore e più personale, e che dopo essersi ispirato per anni ai suoi incubi di ragazzo, ha scelto di ispirarsi ai suoi sogni.

La forma dell’acqua è anche costato poco. 19milioni ,3 $.

Per fare un film americano di fantascienza con così pochi soldi, del Toro ha scelto di risparmiare quando possibile sugli effetti speciali, e usare i soldi per ad esempio, come nella prima scena del film, quella nell’appartamento di Elisa, che è fatta con una vecchia tecnica nota come dry-for-wet, asciutto-per-bagnato. Sembra che tutto sia sott’acqua ma non ci sono né acqua né costosi effetti speciali. Ci sono solo dei cavi che tengono appese le cose e particolari luci e ventole che, combinate con una ripresa rallentata, fanno credere che ci sia l’acqua. Nel film c’è anche un’altra scena in cui una camera si riempie d’acqua: anche lì non ci sono grandi effetti speciali ma, semplicemente, tanta acqua. Nell’ultimo giorno di riprese hanno infatti immerso quella camera in una vasca, e girato le scene sott’acqua.

Del Toro è stato parsimonioso anche sugli effetti speciali della strana creatura anfibia del laboratorio. Ha spiegato che voleva fosse il più vero possibile, soprattutto perché protagonista di una storia d’amore: non era solo uno strano essere di cui aver paura, doveva essere una creatura verso cui provare empatia. Per farlo serviva che gli altri attori potessero recitarci insieme, e non parlando davanti al vuoto.

La forma dell’acqua è nato perché Del Toro voleva fare un sequel/remake di Il mostro della laguna nera, un horror di fantascienza del 1954.

Una delle scene più forti è il primo bacio che Elisa e il suo uomo –pesce si danno nel cinema sotto casa della protagonista dove si proietta La storia di Ruth, film biblico del 1960.

E’ formidabile la colonna sonora di Alexandre Desplat, in un film in cui una protagonista è muta e l’altro è un mezzo pesce.

Con La Forma dell’Acqua Guillermo Del Toro ha vinto il Leone d'Oro al Festival di Venezia 2017 ed è candidato a 13 Premi Oscar 2018. e vincitore dei Bafta 2018 come miglior regista -

Parlando del suo film, il regista e sceneggiatore Guillermo del Toro ha detto;

"L'acqua prende la forma di tutto ciò che la contiene in quel momento e, anche se l'acqua può essere così delicata, resta anche la forza più potente e malleabile dell'universo. Vale anche per l'amore, non è vero? Non importa verso cosa lo rivolgiamo, l'amore resta sé stesso sia verso un uomo, una donna o una creatura."

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