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Il levonorgestrel non è un farmaco abortivo

Il levonorgestrel non è un farmaco abortivo

L'AIFA pone fine alla questione e definisce la "pillola del giorno dopo" un contraccettivo. L'Italia si allinea al resto del mondo

Martedi, 11/02/2014 - Termina la questione relativa al levonorgestrel, principio attivo alla base della cosiddetta “pillola del giorno dopo”. Da tempo era in corso un dibattito tra i ginecologi che avevano posizioni differenti su come catalogare questo farmaco; se includerlo tra quelli abortivi o se classificarlo come contraccettivo. A definire la questione arriva l’Agenzia Italiana del farmaco (AIFA) che ha aggiornato il foglietto illustrativo del medicinale ed è arrivata a dirimere una volta per tutte la questione: la cosiddetta “pillola del giorno dopo” non è un farmaco “abortivo”, ma esclusivamente “contraccettivo”. L’aggiornamento del bugiardino, e la conseguente revisione della scheda tecnica del farmaco pubblicata in Gazzetta Ufficiale, cancella la vecchia dicitura “il farmaco potrebbe anche impedire l’impianto”, sostituendola con la didascalia “inibisce o ritarda l’ovulazione”. Tale correzione equipara il levonorgestrel all’upistral acetato, conosciuto come “pillola dei cinque giorni dopo”, e di cui già nel 2011 la comunità scientifica aveva riconosciuto lo status di “contraccettivo”.



“La correzione apportata dall’Aifa allinea il nostro Paese al resto del mondo” evidenzia Annibale Volpe, della Società Italiana della Contraccezione (SIC) “Già nel 2010 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sulla base di numerosi studi clinici, aveva espresso la propria posizione in materia: la pillola del giorno dopo non interferisce in alcun modo su un’ipotetica gravidanza già in atto”, e prosegue: “Da parte nostra esprimiamo la nostra soddisfazione per la risoluzione di questa questione. Una risoluzione che già nel 2011 la SIC aveva caldeggiato attraverso un position paper a sostegno della posizione dell’OMS”. Volpe conclude poi: “Al di là delle dovute informazioni pratiche relative alle funzioni del farmaco prescritto, ci appelliamo ai ginecologi affinché sfruttino la richiesta della pillola del giorno dopo per dialogare con la donna e il suo partner. E, dunque, evidenzino l’importanza di una corretta contraccezione stabile”.

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