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Il cinema indipendente che racconta l’Egitto agli egiziani e alle egiziane

Il cinema indipendente che racconta l’Egitto agli egiziani e alle egiziane

Un'iniziativa per diffondere la cultura attraverso il cinema nelle piccole città lontane dai grandi centri urbani del paese

Domenica, 24/04/2016 -
Il Cairo. “Vogliamo rompere la regola che i film indipendenti siano prodotti destinati solo all’ élite Egiziana”. Esordisce in questo modo Wagih Al Laqani, fondatore dell’iniziativa Cinema Everywhere.

Il progetto che è partito in sordina nel 2013, nel tempo è riuscito a ritagliarsi uno spazio all’interno dell’industria cinematografica egiziana anche grazie al continuo interessamento da parte del pubblico che vede raccontato in modo diverso l’Egitto e i suoi problemi sociali.

“C’è un divario tra società civile e il governo. È proprio in questo contesto che le iniziative di questo genere possono svolgere un importante ruolo, soprattutto quello di coltivare una consapevolezza culturale dei problemi della società egiziana, come può essere quello dell’istruzione o quello del mondo del lavoro” dice il fondatore.

Questi sono quindi gli elementi di successo di quello che viene considerato un vero e proprio progetto esplorativo, dal momento che da una parte ha l’intenzione di dare visibilità ai prodotti del cinema indipendente, ma dall’altra parte ha l'intenzione di avvicinare ad un cinema diverso quante più persone, soprattutto quelle che vivono in realtà isolate rispetto alle grandi città come Il Cairo ed Alessandria d’Egitto.

“Il nostro obiettivo è quello di arrivare a tutte quelle persone che non hanno mai guardato film diversi da quelli commerciali trasmessi in televisione o proiettati nei cinema” ripete Wagih Al Laqani.

La fruizione di diverse espressioni artistiche, in questo caso del cinema indipendente aiuta le persone ad analizzare i problemi che sono presenti nella società nella quale vivono. si tratta anche di un modo per creare spazi di discussione pubblici nei quali cercare di capire insieme come affrontare questi problemi, dal momento che “ogni film proiettato ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico su un tema specifico radicato in maniera differente su tutto il territorio nazionale, come ad esempio il diritto all’istruzione, il diritto al lavoro, o la questione dell’eredità femminile nelle zone rurali” continua Wagih Al Laqani.

Ma ogni anno tutto questo viene messo in discussione per la scarsità dei fondi statali.

“Sebbene il progetto sia finanziato dai Fondi arabi per le Arti e la Cultura, le risorse a nostra disposizione non sono mai abbastanza per permettere a tutti i registi di partecipare ai diversi eventi che si organizzano in Egitto durante la proiezione dei loro film” ribadisce Al Laqani.

In questo clima di insicurezza però è partita la nuova stagione dell’iniziativa volta a diffondere il cinema dovunque alla fine di febbraio scorso con successo di pubblico.

Nell’arco di questi ultimi due mesi l'iniziativa Cinema Everywhere ha toccato quattro governatorati egiziani, approdando nelle piccole cittadine di Baarat, Qurna, Kom al-Tut e di al-Rish al-Bahriyah. e proponendo in cartellone quaranta film indipendenti, tra cui Factory Girl di Mohamed Khan che è stato selezionato come il miglior film al Dubai Film Festival nel 2013 e che racconta la storia di Hiyam una giovane operaia che combatte da sola contro i retaggi culturali e religiosi della società egiziana.







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