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Frasi imbarazzanti nei confronti della giornata internazionale della donna, succede ancora

Frasi imbarazzanti nei confronti della giornata internazionale della donna, succede ancora

Non è vero che l’uguaglianza tra uomini e donne nei paesi Occidentali sia stata raggiunta

Martedi, 22/05/2018 - Spesso ci troviamo di fronte a situazioni imbarazzanti quando qualcuno dichiara apertamente che l’uguaglianza tra uomini e donne, principio tanto atteso sin dalla Rivoluzione Francese, e ahimè così disatteso, nei paesi Occidentali sia stata raggiunta.
Come gruppo “Donne in fermento” si invitano queste persone a leggere la convenzione CEDAW, la quale dichiara con le cifre reali che: “esiste un serio deficit de facto, la libertà della donna è una realtà di diritto ma non “di fatto”; vi è una non piena realizzazione e pratica del principio di pari opportunità/uguaglianza/giustizia tra uomini e donne. Da segnalare anche che ci troviamo di fronte a una forte minimizzazione e giustificazione degli autori di violenza da parte di chi difende alcuni uomini che hanno maltrattato o impedito pari opportunità alle donne con atteggiamenti condizionanti e maltrattanti, a causa di una mancanza di formazione delle figure professionali (polizia, magistratura, avvocatura, scuola). Queste questo quanto emerso dai dati della CEDAW. Purtroppo continuiamo ad ascoltare frasi derisorie nei confronti della giornata internazionale della donna, oppure ne viene minimizzata l’importanza dicendo (anche nei luoghi educativi) che in passato poteva essere utile non oggi: nei paesi Occidentali ormai è un dato di fatto. Girate nel web o su fb e vedrete quanti di questi video ci sono. E si sciorinano una serie di nomi famosi di donne per consolidare la tesi, terminando con la teoria del cervello superiore, di chi ce la fa per la raffinatezza del suo pensiero, per le sue qualità eccellenti. Noi invece di Donne in fermento non vogliamo esaltare il cervello di poche, ma garantire il diritto di tutte. Esaltare e basta ci sembra riduttivo se non pericoloso. Quindi non c’è chi sta sopra e chi sta sotto, né chi domina o è dominato, ma è la testa che fa la differenza direbbero questi videoclip. L’operaia che non ha scritto alcuna teoria che fine fa? Non si capisce. Questi diktat sulla giornata dell’8 marzo terminano dicendo che rivendicare le differenze in questo giorno è frutto di ignoranza. Abbiamo provato a scrivere sul motore di ricerca google “teoria sulla esaltazione delle qualità umane” e il motore risponde in questo modo: voci correlate “Razzismo”. Non c’è altro da aggiungere se non il fatto che anche le compagne di “Non una di meno” si erano accorte che durante i cortei dell’8 marzo vi erano uomini maltrattanti, riconosciuti da molte di loro.
Che ci stanno a fare? Non è quello il loro posto e neanche declamare poesie sulla donna nei reading organizzati è posto per loro. Che almeno avessero la dignità del silenzio, se non hanno quella del pentimento.
Piuttosto che si facessero un percorso formativo sulla violenza di genere e , se non hanno potuto fruire del corso promosso dallo sportello antiviolenza “rompiamo il silenzio” presso il Castello di Palagianello “A Voce Alta” Contro la violenza sulle donne il 18 maggio2018, approfittiamo per indicare quello eccellente dell’Aquila: La violenza maschile contro le donne Temi, forme, linguaggi in una prospettiva storico-culturale21 maggio 2018 Università degli studi dell’Aquila - Dipartimento di Scienze Umane. Oppure seguire laboratori di Daniela Baldassarra presso gli istituti delle scuole tarantine. È una grande opportunità.
Elena Manigrasso di Donne in fermento

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