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Egitto / La “Libreria Diwan”. Un successo tutto al femminile

Egitto / La “Libreria Diwan”. Un successo tutto al femminile

Frutto di una intuizione femminile di due sorelle, la catena di negozi oggi è considerata un vero fiore all’occhiello dell’ imprenditoria femminile egiziana

Domenica, 03/04/2016 -
Il Cairo. Chi entra per la prima volta in una delle librerie Diwan si accorge subito dell’atmosfera accogliente ed intima di un luogo nel quale come per magia non solo si blocca il tempo, ma con lui anche il rumore della frenetica capitale sull'uscio della porta. Una volta varcata la soglia, inizia un vero viaggio nelle centinaia file di libri che sono distribuite in maniera ordinata e che conducono il curioso lettore tra la letteratura orientale e quella occidentale, passando per l’arte, la fotografia, l’architettura, la musica ed i prodotti editoriali per i più piccoli.




“E' davvero iniziato come un sogno. Io e mia sorella Hind abbiamo sempre avuto l’idea di aprire una libreria e dopo molte incognite ce l’abbiamo fatta. E non nascondo che anche gli studi e i nostri interessi letterari ci hanno aiutato in questo” ci dice Nadia Wassef.



Diverse donne sono state fonte di ispirazione per lei e la sorella. Tra queste non solo c’è solo la femminista egiziana Doria Shafik che si è battura con le sue compagnie per il diritto di voto delle egiziane, ottenuto nel 1956. C’è anche la professoressa del corso di letteratura inglese all'università, Ferial Ghazoul, attraverso la quale le due sorelle iniziano ad apprezzare autrici straniere come Virginia Woolf.



“Ad esempio In Una stanza tutta per sé la scrittrice ci dice che una donna deve avere soldi ed una luogo che sia solo suo. Un posto dove può rifugiarsi. E questo ha avuto un significato molto importante per me. Significava vivere come io volevo vivere, liberamente e consapevolmente, senza che nessuno mi indicasse in che modo farlo” dice. Così, forti del solo sostegno famigliare le due sorelle non demordono. “Se la famiglia è stata dalla nostra parte. Non posso dire lo stesso degli altri che non avrebbero mai scommesso su di noi e non lo avrebbero mai fatto perché non avevamo una esperienza nel settore del business e dell' organizzazione manageriale –e continua- ma il fatto che qualcuno ci dicesse che non si trattava di una buona non ha rappresentato una ragione valida per mollare". Ed è stato proprio così.



Oggi Nadia e Hind sono due imprenditrici che hanno raggiunto il loro obiettivo non senza ostacoli. “Siamo state noi a scrivere il piano di impresa ed il business plan. Lo abbiamo fatto avvalendoci di tanto in tanto di consulenze esterne, ma tutto però è partito da e con noi" dice Nadia. Il valore aggiunto, per non dire essenziale è dato poi dal loro impegno e dalla loro passione. Due elementi che non hanno mai registrato una battuta di arresto, nemmeno in presenza dell’instabilità economica, della crisi politica e sociale che hanno portato alla Rivoluzione del 2011.



A denti stretti e facendo fronte a diversi momenti difficili le sorelle Wassef hanno continuato dritte per la loro strada. Così da quel lontano 2001 con il primo negozio aperto a Zamalek, uno dei quartieri più rinomati della capitale, oggi dirigono altri sei punti vendita sparsi tra il Cairo e Alessandria d’Egitto. Ma guai a parlare di un successo raggiunto. Nadia è convinta che esiste sempre un margine di crescita. “Quando si inizia a pensare di avercela fatta, è lì che si cade perchè la misura del successo si ha, se il marchio Diwan sopravvive al di là di noi fondatrici. E se continua a crescere, allora sì che sentiremo di avercela fatta” conclude, sorridendo. Nel 2015 Forbes Medio Oriente ha inserito le sorelle Wassef tra le cento donne d’affari più potenti dell’area.


Foto Forbes Middle East

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