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Doppia preferenza: Noi Rete Donne scrive alle Regioni ancora inadempienti

Doppia preferenza: Noi Rete Donne scrive alle Regioni ancora inadempienti

Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano e Sicilia non hanno ancor auna legge sulla doppia preferenza

Venerdi, 03/11/2023 -

Ai Presidenti delle Regioni

Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Sicilia

e, p.c.: All’onorevole  Presidente del Consiglio dei Ministri, All’onorevole Ministro dell’Interno,

All’onorevole Ministro dei Rapporti con le Regioni

All’onorevole Ministra per le Pari Opportunità

 

Gentilissimi e gentilissime,

siamo ancora una volta a sollecitarvi perché purtroppo dobbiamo constatare che le Regioni da voi amministrate non si sono adeguate alle disposizioni della legge 20/2016 sulla normativa elettorale relative alla doppia preferenza. Mentre vi chiediamo di farlo con la massima urgenza, ricordandovi che siete le uniche Regioni che non hanno provveduto, sottolineiamo l’ importanza, ancor più in questo particolare contesto storico in cui occorre dare nuovo impulso per costruire il futuro del nostro Paese, di garantire l’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini all’interno dei Consigli regionali.

'Noi Rete donne', che da decenni lavora sul tema della democrazia paritaria, e che ha sempre sottolineato la relazione tra qualità del governo e della democrazia e maggiore presenza delle donne nei luoghi istituzionali ritiene fondamentale l’adeguamento alla Legge su richiamata poiché l'obiettivo della piena integrazione delle donne nei processi decisionali e nella rappresentanza politica e istituzionale è funzionale alla reale attuazione del modello democratico, che fonda la sua legittimazione sulla piena e libera partecipazione di tutti i cittadini e le cittadine alla vita pubblica.

L'uguaglianza fra uomini e donne è un principio fondante di tutte le democrazie moderne e, in Europa, uno degli obiettivi principali che sia gli Stati membri che le istituzioni dell'Unione si sono impegnati a perseguire con specifiche azioni politiche e misure legislative.

La prospettiva della democrazia paritaria concretizza il dettato della Costituzione italiana ma questa non è solo una questione di giustizia e di uguaglianza, è uno strumento di rinnovamento della classe dirigente, è garanzia di maggiore trasparenza e rispetto della legalità, è occasione per migliorare i processi decisionali e i metodi nel modo di fare amministrazione e politica, apportando competenze, determinazione e concretezza.

Ogni anno intorno al 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si è parla molto, anche nei discorsi istituzionali, di quanto le discriminazioni, di ogni tipo, influiscano anche su questo fenomeno che ancora permane nel nostro Paese. Il non compimento del dettato costituzionale sul tema della democrazia paritaria è una delle discriminazioni che si aggiunge alle tante di cui ancora oggi sono vittime le donne.

Vi chiediamo quindi un’assunzione di responsabilità per rendere finalmente compiuto il nostro sistema rappresentativo. Si tratta di una ‘emergenza’ democratica dei vostri territori: le leggi elettorali vanno adeguate per garantire l’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali: lo prevede una legge dello Stato.

Nel caso del perdurare della vostra inadempienza saremo costrette ad appellarci al governo per l’esercizio del potere sostitutivo.

 

Per NOI RETE DONNE Daniela Carlà, Laura Onofri

 

Roma,  31 ottobre 2023


NRD__lettera_Presidenti_2023_ottobre.pdf

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