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Democrazia paritaria: il 50 e 50 alle prossime elezioni

Democrazia paritaria: il 50 e 50 alle prossime elezioni

Lettera Aperta ai partiti e movimenti politici nella prospettiva delle prossime elezioni di ACCORDO DI AZIONE COMUNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA

Giovedi, 13/12/2012 - ACCORDO DI AZIONE COMUNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA

Lettera Aperta ai partiti e movimenti politici nella prospettiva delle prossime elezioni



È molto viva nel paese l’esigenza di un forte rinnovamento della “ politica”, unita purtroppo a una disaffezione al voto e a una critica generalizzata agli esponenti politici. Non v’è dubbio che le donne hanno un diritto imprescindibile a una rappresentanza che rifletta il loro ruolo nella società attuale, alla quale partecipano a tutti i livelli e in tutti gli aspetti, anche se la politica le tiene troppo spesso fuori dai luoghi decisionali. Inoltre, le donne si sono rivelate meno coinvolte nelle pratiche di scambio e di corruzione sempre più diffuse. Per il duplice lavoro sia nel mondo professionale sia nella cura e educazione dei figli, sono portatrici di un diverso punto di vista sul mondo del lavoro, sui bisogni delle famiglie, sulla emarginazione dei giovani, più in generale sui problemi che oggi angustiano la comunità sociale, essenziali per salvare la convivenza civile e ridisegnare una società a misura di donne e di uomini, che promuova salute, cultura, relazioni pacifiche, qualità della vita, godimento dei diritti.   


 

Più donne nella politica e nelle istituzioni significa dunque di per sé un loro profondo rinnovamento e un maggiore interesse del cittadino nei confronti della res pubblica.

 

Per queste ragioni le oltre quaranta associazioni, gruppi e reti femminili aderenti all’Accordo di azione comune per la democrazia paritaria, in vista delle imminenti scadenze delle elezioni in tre importanti regioni (Lazio, Lombardia e Molise) e di quella per il rinnovo del Parlamento nazionale, rivolgono un pressante appello ai partiti politici attualmente presenti nel Parlamento uscente e/o nelle Assemblee regionali e locali, nonché alle formazioni, ai movimenti e ai promotori di liste “civiche”, che si preparano a partecipare alle prossime competizioni elettorali, affinché assumano un chiaro impegno onde favorire, in conformità con il dettato degli articoli 3 e 51 della Costituzione, la presenza paritaria delle donne nelle eligende assemblee. In particolare si chiede:

      a) di presentare un numero di candidature femminili pari al 50% dei candidati;

b)    di presentare un egual numero di donne e di uomini quali capilista;

c)     di presentare candidature femminili nel cinquanta per cento dei collegi ritenuti conquistabili;

d)    di invitare i propri elettori ed elettrici, laddove è prevista l’espressione di una preferenza, a utilizzarla con particolare attenzione per le candidate;

e)     di presentare nei “listini” o nelle liste bloccate candidate e candidati in ordine alternato per favorire la elezione di una consistente percentuale di donne;

f)      di far conoscere i criteri di scelta delle candidate e dei candidati alle primarie;

g)     qualora si ricorra, per la scelta delle candidature a elezioni primarie, prevedere la doppia preferenza di genere, come quella regolamentata nella legge 23/11/2012 n.215 (“Riequilibrio della rappresentanza di genere nei Consigli e nelle giunte degli enti locali e dei Consigli regionali”);

oppure presentare in elenchi separati i nomi dei candidati e quelli delle candidate per poi inserire nelle liste, in ordine alternato, i maggiormente votati/e della lista maschile e di quella femminile;

h)     di assicurare nelle tribune elettorali televisive la presenza paritaria delle candidate e dei candidati;

i)       di rendere pubblico come sia stata realizzata l’utilizzazione della quota dei rimborsi elettorali destinata per legge a promuovere la presenza delle donne in politica.

 

Riconosciamo che il Parlamento uscente è stato in grado di adottare importanti, (anche se parziali), leggi ispirate al principio di promuovere la partecipazione delle donne nei centri di decisione:

 - la legge 23 novembre 2012 n 215 (in G.U n.288 dell’11 dicembre 2012, in vigore dal 26 dicembre 2012) - disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei Consigli e nelle Giunte degli Enti locali e nei Consigli regionali.

 - la legge 120/2011 per la parità di accesso agli organi di amministrazione delle società quotate;

 - la disposizione, contenuta nella legge 5 luglio 2012 n. 96, che i contributi pubblici spettanti a ciascun  partito o movimento politico siano diminuiti del 5% qualora il partito o movimento abbia presentato un  numero di candidati del medesimo genere superiore ai due terzi del totale.

 

Tuttavia lo slancio necessario ad una vera e propria politica paritaria non è avvenuto. E’ spiacevole ricordare ad esempio che in recenti modifiche delle leggi elettorali e degli Statuti regionali da parte di alcune Regioni non si è provveduto a inserire norme per il riequilibrio di genere e neppure si è, alla data odierna, modificata in tal senso la legge elettorale nazionale.

 

Le firmatarie dell’appello, sottolineando l’importanza del voto femminile, che può avere un impatto notevole come dimostrato nelle ultime elezioni statunitensi, chiedono pertanto, in assenza della modifica delle legge elettorale , che siano i partiti, le formazioni e i movimenti ad adottare comportamenti e atti per garantire una vera e propria democrazia paritaria fin dai prossimi importanti appuntamenti elettorali, cui si apprestano a partecipare.

 

 

Roma, 14 dicembre 2012

info e contatti :



Le Firmatarie

 


  1. NOI RETE DONNE

  2. AFFI  - ASSOCIAZIONE FEDERATA FEMMINISTA INTERNAZIONALE  

  3. SE NON ORA QUANDO

  4. AGI ( Ass. Giuriste Italiane – sez. romana)

  5. AIDOS          

  6. ANDE

  7. ASPETTARE STANCA  

  8. ASSOCIAZIONE ALMA CAPPIELLO

  9. ASSOCIAZIONE BLOOMSBURY  

  10. ASSOCIAZIONE DONNE BANCA D’ITALIA

  11. ASSOLEI

  12. CENTRO ITALIANO FEMMINILE

  13. COORDINAMENTO ITALIANO LOBBY EUROPEA DELLE DONNE

  14. COORDINAMENTO NAZIONALE DONNE ANPI

  15. COMMISSIONE DIRITTI E PARI OPPORTUNITÀ ASS.NE STAMPA ROMANA

  16. CORRENTE ROSA

  17. CRASFORM Onlus

  18. DONNE CHE SI SONO STESE SUI LIBRI E NON SUI LETTI DEI POTENTI

  19. DONNE E INFORMAZIONE

  20. DONNE IN QUOTA

  21. DONNE IN RETE PER LA RIVOLUZIONE GENTILE

  22. FILOMENA

  23. FONDAZIONE ADKINS CHITI – Donne in musica

  24. FONDAZIONE NILDE IOTTI

  25. GIO (Osservatorio studi di genere, parità e pari opportunità)

  26. GIULIA (Giornaliste Unite Libere Autonome)

  27. ILCORPO DELLE DONNE- BLOG di Lorella Zanardo

  28. IL PAESE DELLE DONNE

  29. INGENERE

  30. LA META’ DI TUTTO

  31. LE NOSTRE FIGLIE NON SONO IN VENDITA

  32. LIBERE TUTTE - Firenze

  33. LUCY E LE ALTRE

  34. MOUDE (Movimento Lavoratrici dello spettacolo)

  35. MOVIMENTO ITALIANO DONNE PER LA DEMOCRAZIA PARITARIA  

  36. NOI DONNE

  37. NOIDONNE 2005 - Sassari

  38. PARIMERITO 

  39. PARI O DISPARE

  40. RETE ARMIDA

  41. RETE PER LA PARITA’

  42. SOLIDEA

  43. TAVOLA DELLE DONNE sulla violenza e sulla sicurezza nella città di Bologna

  44. UDI

  45. USCIAMO DAL SILENZIO

  46. WOMEN IN THE CITY


 

 

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