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Coppia allo specchio

Coppia allo specchio

come dire le stesse cose senza capirsi

Giovedi, 13/06/2013 - LEI

Parliamoci chiaro, non è che a me faccia schifo andare due giorni al mare con Gino, figurati. Ma dove? In albergo, dice lui, così per due giorni fai la signora. A me, fare la signora piacerebbe proprio: salvo che quando andiamo in pizzeria, come minimo sono vent'anni che nessuno mi fa il letto e mi mette il piatto davanti con tutte le forme. E non vuole andare nella pensione di Cesenatico, dove passavamo una decina di giorni con i bambini finché non l'hanno messo in cassa integrazione, no. Non gli va bene. Ha detto che vuole andare in un cinque stelle, allora io ho fatto la battuta: non è che lì ci troviamo Grillo? E, siccome mi scappava da ridere a vedere la sua faccia imbestialita, si è alzato di scatto che ha fatto cadere la sedia e ha fatto rumore, così si è impressionato. L'ha raccolta un po' imbarazzato, perché secondo me non aveva fatto apporta, ci si è riseduto, mi ha guardato con una faccia da compassione e mi ha detto: non sei più quella di una volta! Infatti: c'ho vent'anni di più e due figli che mangiano tutti giorni: chi gli prepara da mangiare mentre io faccio la signora nel cinque stelle? Devo anche andare dal parrucchiere a farmi i colpi di sole, che ci vuole una fortuna, e poi dove troviamo i soldi per una camera che costa come la spesa mensile all'ipermarket? E poi, scusa, abbiamo bisogno di un cinque stelle per volerci bene?



LUI

Io non la capirò mai. Sono tre mesi che vado a piedi e lascio la macchina in garage, che fumo la metà della metà – tutta salute, ha detto lei – che neanche vado al bar a bere il caffé. Perché tutto questo, secondo te? Perché fra poco è il nostro anniversario e tutti gli anni si lamenta che io non mi ricordo, che non sono più come una volta, che non la corteggio, che non si sente amata come donna, ma solo come moglie. Roba da matti: è la donna che vive con me da una più di vent'anni, che mi ha dato due figli belli e intelligenti, che è sempre pronta ad aver cura di noi: che vuol dire che lei è una donna, mica la tratto da uomo, no? Mi sono consigliato con una collega, una in gamba, che mi ha spiegato e poi mi ha consigliato che devo fare finta che è la mia amante, portarla in giro, magari in un bell'albergo, farmi servire una bottiglia in camera e roba così che non si può fare alla pensione Nazionale. Perfetto, ho pensato io, una volta all'anno si può fare. I ragazzi sono grandi e si arrangiano da soli, stiamo via solo un fine settimana. Quarantott'ore in un altro mondo: mi sono entusiasmato e ero sicuro che avrebbe fatto un salto dalla contentezza. Invece no: tutto il contrario, sembrava che le avessi proposto di andare sull'Abetone a piedi per un mese. Secondo lei, durante la nostra assenza, i bambini moriranno di fame e la casa prenderà fuoco, per fortuna che hanno quasi quarant'anni in due. Allora, se non le va bene neanche questo, vorrei che mi dicesse come devo fare a dimostrarle che le voglio bene.

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