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Come curare gli attacchi di panico

Come curare gli attacchi di panico

Quanti sono soggetti a frequenti attacchi di panico, sicuramente sanno quanto può essere invalidante questo tipo di disturbo ed in che modo influisce nelle attività quotidiane.

Lunedi, 19/05/2014 - Quanti sono soggetti a frequenti attacchi di panico, sicuramente sanno quanto può essere invalidante questo tipo di disturbo ed in che modo influisce nelle attività quotidiane. Parlando di panico è anzitutto fondamentale precisare che ogni individuo può provare, soprattutto in determinate circostanze, una sensazione di paura molto forte e di panico, ma che per diagnosticare un disturbo vero e proprio è necessario che sussistano alcuni requisiti, come la frequenza e la paura costante che gli episodi possano ripetersi.



Per quanto gli attacchi di panico possano derivare da paure diverse, il meccanismo di funzionamento è sempre identico: si tratta, volendo semplificare, di una sorta di circolo vizioso di forme di “evitamento” che dovrebbe combattere la paura, ma che finisce per diventare panico vero e proprio. I continui tentativi, di fatto, finiscono per alimentare ulteriormente le paure ed i soggetti tenderanno ad evitare certe circostanze.



Il problema degli attacchi di panico, quindi, finisce per aggravarsi proprio perché vengono messi in atto questi tentativi fallimentari ed il tutto si può rappresentare graficamente in forma di circolo.

Come intervenire sugli attacchi di panico



Buoni risultati nella cura del disturbo di panico sono stati raggiunti con un percorso di psicoterapia, che cerca di individuare le cause remote ed intervenire sulla logica di causa-effetto. Il punto sta nell'intervenire sulla percezione di una realtà minacciosa, non solo a livello sintomatico, perché il rischio sarà quello di nuove ricadute e nuovi attacchi di panico ripetuti.



Il percorso psicoterapeutico è focalizzato sulla modifica delle strategie disfunzionali (i tentativi di soluzione) messe in atto per combattere il panico. Si tratterà quindi di mettere in atto esperienze emozionali correttive, guidando il paziente ad affrontare concretamente il proprio disturbo, facendogli acquisire le capacità per gestire la realtà ed i suoi effetti. Lo scopo sarà mettere in atto comportamenti differenti, che blocchino il circolo vizioso del panico.



A questo tipo di intervento possono associarsi delle terapie farmacologiche per la cura del panico, che tuttavia daranno un sollievo più “momentaneo”, eliminando una componente fisiologica legata all'ansia. Una volta terminato l'effetto del farmaco, la paura di nuovi attacchi di panico potrebbe tornare, anche più forte di prima.



Per qualsiasi chiarimento sugli attacchi di panico e sulle modalità di intervento, vi invitiamo a consultare uno specialista.

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