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Chiesa cattolica addio: noi ce ne andiamo

Chiesa cattolica addio: noi ce ne andiamo

Boom di richieste di sbattezzo. Di fatto, 50.000 italiani si sono già dissociati dalla chiesa cattolica, e il numero cresce inarrestabilmente. I picchi cadono in corrispondenza degli scandali, ad esempio quello della vicenda di Eluana Englaro durante la

Mercoledi, 18/07/2018 - Chiesa cattolica addio, noi ci dissociamo
Raffaella Mauceri

Le statistiche parlano chiaro: è un vero e proprio boom di richieste di sbattezzo. Di fatto, 50.000 italiani si sono già dissociati dalla chiesa cattolica, e il numero cresce inarrestabilmente. I picchi cadono in corrispondenza degli scandali, ad esempio quello della vicenda di Eluana Englaro durante la quale furono in tanti a dare l'addio alla Chiesa cattolica. Ve la ricordate? La ragazza (Udine 2009) che, a seguito di un incidente stradale, viveva in stato vegetativo da 17 lunghi anni, fino a quando il padre decise che venisse interrotta la nutrizione artificiale, decisione che fu condannata dalla chiesa cattolica alla stessa stregua di un omicidio.
Un trend in costante crescita, dice l’Uaar, l'associazione che raggruppa atei e agnostici e che ha “ideato” il modulo di sbattezzo (scaricabile dal sito Uaar o dal sito sbattezzati.it) il quale modulo consente, fra l’altro, di fare un identikit di chi dà l'addio alla Chiesa cattolica.
"Si registra una disaffezione soprattutto tra le giovani generazioni – spiegano - il che è soprattutto indice di una presa di distanza dall’imposizione del battezzo ricevuto in un'età del tutto inconsapevole". E sono arrivate richieste di sbattezzo perfino da persone che erano state battezzate all'interno dello Stato vaticano.
Altri scandali seguiti da altri sbattezzi, sono quelli legati agli sfarzi e al lusso sfrenato dei prelati, al riciclaggio di denaro sporco e altre consimili amenità. Ma gli scandali che più degli altri hanno provocato un’autentica pioggia di sbattezzi riguardano la pedopornografia e la pedofilia le cui denunce, a migliaia, furono insabbiate finché Ratzinger fu costretto a “mettersi in pensione”. Denunce che, con Bergoglio, sono raddoppiate e sono giunte fino all’Onu! Sissignori, proprio lui, il papa della famosa “tolleranza zero”, quello che invece di condannare i vescovi insabbiatori, li promuove (vedi gli alti prelati delle diocesi di Milano e Brescia)!
"L'Europa deve tornare a riscoprire le sue radici cristiane” afferma il teologo Paolo Ricca, fingendo di non sapere che le radici sono diventate forzatamente e violentemente cristiane perché se avevi un altro tipo di radici, ti bruciavano vivo!
Nel frattempo, il IX Rapporto sulla secolarizzazione in Italia, curato dalla Fondazione Critica Liberale e dalla Cgil-Nuovi Diritti, aveva già evidenziato, accanto alle richieste di sbattezzo, anche una riduzione del numero di battesimi che negli ultimi vent’anni sono diminuiti di 94.000 unità. Contestualmente è sceso anche il numero di prime comunioni e cresime e così pure quello dei matrimoni con rito cattolico. Insomma, per dirla in lingua islamica, sono sempre di più i fedeli che diventano infedeli, con ripercussioni economiche nelle casse ecclesiastiche nella misura in cui insieme agli ex-adepti la Chiesa perde anche il contante che avrebbero versato sotto forma di donazioni (obbligatorie) per ricevere i sacramenti.
Poca roba, naturalmente, a fronte degli altri sconfinati incassi e di uno sconfinato patrimonio. Più brutto da ingoiare è il rospo di non poterli condannare per apostasia indi bruciarli vivi. Al contrario, adesso è la chiesa cattolica ad essere pubblicamente sotto accusa per i suoi molteplici, bimillenari, efferati crimini che da alcuni anni a questa parte stanno diventando di pubblico dominio grazie al diligente, capillare e pervicace lavoro non soltanto della citata Uaar ma anche dell’associazione nazionale Rete l’Abuso, fondata e presieduta da Francesco Zanardi.
Chi è Zanardi? E’ un sopravvissuto alla violenza sessuale, la più dolorosa, traumatica, incancellabile esperienza che possa subire un bambino e che a volte sfocia nel suicidio.
E’ lui, Zanardi, che con i suoi bollettini quotidiani (non meno di 3 al giorno) ha dato la misura di quanto questa piaga sia estesa (oltre che antica) in tutto il mondo e di come la Chiesa abbia costruito un sistema di coperture, insabbiamenti, protezioni, silenzi, omissioni, omertà che ha garantito l’impunità dei crimini sessuali dei clerici. Un sistema che soltanto adesso comincia ad emergere, vacillare, sfilacciarsi, e mostrare falle sempre più grandi e più numerose che in Australia e negli Usa tappano a colpi di risarcimenti milionari per mettere a tacere le vittime.
La chiesa cattolica infatti, definisce la pedofilia non un crimine assoluto su bambini innocenti e indifesi ma un “atto impuro”, un peccato che va espiato con il pentimento e le preghiere….e il trasferimento in altra parrocchia dove il criminale andrà a fare altre vittime. E c’è chi si spinge oltre, come monsignor Castilla il quale senza alcun pudore afferma che “l’aborto è più grave della pedofilia”.
E laddove la stampa italiana comincia soltanto adesso a scoperchiare il fondo melmoso della faccia cattolica depravata, qualcuno scrive: la notizia di dieci o cento molestatori in abito talare sporca e generalizza la reputazione di centomila uomini di chiesa.
Di seguito alcuni commenti indignati:

Erminia Mandolfo, insegnante in congedo di scuola primaria:
Molestatori? la pedofilia non è una forma di molestia, è un delitto atroce, è l’unico crimine che nemmeno Gesù è disposto a perdonare tant’è che consiglia al pedofilo di mettersi una macina al collo e gettarsi in mare. “Dieci o cento molestatori?” in linea di principio anche un solo “molestatore" sarebbe già di troppo, qui invece si ritiene che dieci o cento non fanno testo, non costituiscono un problema per nessuno. Purtroppo molti sono totalmente disinformati sull’entità del fenomeno oppure sono informati, ma continuano a difendere il clero e a preoccuparsi della (lurida) reputazione dei lupi e non del dolore di centinaia di migliaia di agnellini scannati e sacrificati sull’altare della loro depravazione. Come madre e come nonna di quattro nipotine, sono inorridita da tanta spietatezza!

Nadia Carbonaro, interprete Lis:
Una notte sognai di essere portata dinnanzi ai più alti esponenti del clero cattolico. Al mio fianco c'era mio zio prete e mia zia ecumenica. Mi sembrava di stare in un girone infernale della divina commedia. Sentivo le urla dei dannati, i lamenti, i pianti e i colpi di frusta. Accanto a questa schiera di soggetti c'era anche Gesù. Camminai lungo una navata i cui pavimenti erano a scacchiera (simbolo prettamente massonico), quando un papa mi chiese perché avevo lasciato la Chiesa cattolica. Risposi semplicemente: perché voi siete l'anticristo. Al che Bagnasco mi annuncia che andrò dritta dritta all'inferno. A quelle parole si alza Gesù e mi dice: seguimi.
Io non temo il peccato, perché il peccato è un punto di vista. E guarda caso tutto ciò che è bello, le dottrine religiose ci dicono che è peccato. Loro invece praticano la pedofilia e non si sentono sporchi.

Maria Pistritto, infermiera professionale:
Chi si preoccupa della reputazione dei clerici, li vuole giustificare e tutelare addossando la responsabilità a chi denuncia il lerciume dei preti cattolici, come se li calunniasse ingiustamente e fingendo di non sapere che invece di consegnarli alla giustizia, la Chiesa protegge i pedofili, secondo la vecchia usanza che i panni sporchi si lavano in famiglia e che bisogna negare, sempre negare....e accusare chi denuncia!

Morena De Lazzari, responsabile amministrativa Cofa:
È incredibile come ancora ci siano persone pronte a difendere questi cosiddetti uomini di Chiesa o uomini di Dio ..... c’è uno scandalo al giorno che “sporca” la chiesa cattolica e c’è chi si preoccupa per la loro reputazione accusando le vittime!
Purtroppo il lavaggio al cervello e le persecuzioni che hanno perpetrato su milioni di persone, seminando il terrorismo, ancora gli fa da scudo.
E così ancora oggi vengono giustificati con la solita solfa che “dopotutto sono uomini e possono sbagliare”. Ma se possono sbagliare, invece di proteggerli e santificarli, che vadano in carcere!

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