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BUON ANNO da VIRGINIA in arte WOOLF

BUON ANNO da VIRGINIA in arte WOOLF

La vita è un alone luminoso, un involucro semitrasparente che ci avvolge dall’inizio fino alla fine della coscienza. (V. Woolf, Modern fiction, 1925)

Sabato, 01/01/2022 - La vita è un alone luminoso, un involucro semitrasparente
che ci avvolge dall’inizio fino alla fine della coscienza

(V. Woolf, Modern fiction, 1925)

Da pochi minuti è trascorsa la mezzanotte ed eccoci a pensare al nuovo anno che è appena arrivato, a ciò che sarà, a quello che è stato.
E perché non farlo riflettendo sulle molte essenziali e profetiche idee e suggerimenti che ci ha lasciato, nei suoi Momenti di essere, nel suo Diari di una scrittrice, nelle sue Tre ghinee – ma eran molte di più – Virginia in arte Woolf.

Battute lievi che lei non si ‘merita’; ma rileggiamo, ‘sic et simpliciter’, come suggerisce con altrettanta ‘levitas’ nei suoi testi Nadia Fusini, scrittrice e saggista, forse la più autorevole tra le studiose di Virginia, il più frequentemente possibile, pagine da quei testi che di tutto ed in anteprima han detto, parlando di guerra, parlando d’amore, di eros, di letteratura, arte, economia, sociologia, una consolazione nemmeno tanto palliativa ma concreta, talvolta reale nei confronti della pandemia, del male di essere, al poter essere al meglio, per affrontare un futuro piuttosto nebuloso, un alone appunto che...ci avvolge(rà) fino alla fine della coscienza.

Così rileggere quanto andava annotando più di 80 anni fa nel suo Diario, vale a dire alcune riflessioni circa il lavoro ed i progetti per il futuro elaborate con parole, cariche di energia e di entusiasmo, proprio dopo aver duramente lavorato al suo romanzo più tormentato, Gli anni, può forse rivelarsi un buon ‘espediente’ per augurare a tutte, a tutti di non abbandonate i loro sogni: che il nuovo anno, insieme con la serenità, possa portare nuovi progetti e idee su cui lavorare. E, perché no, che il 2022 sia generoso nel donare ad ognuno le soddisfazioni professionali o artistiche o di qualsiasi altra natura.
(...) Ho qui davanti le bozze impaginate – scriveva Virginia – che devon partire, oggi: una specie di campo d’ortiche da attraversare. E non voglio neppure parlarne qui.
In questi ultimi giorni mi ha invasa un senso di sollievo meraviglioso – essermene liberata – bene o male (...). Ed ora ho bisogno di agire, di divertirmi di nuovo, di andare in giro. Potrei fare delle annotazioni interessanti e forse preziose sulla mia assoluta necessità di lavorare. Di essere sempre impegnata in qualcosa (...). Comunque ora non mi chiederò più se so scrivere. Mi lascerò vivere spontaneamente, e lavorerò [...]. Comunque anche se "Gli anni" è un fallimento, ho pensato molto ed ho messo da parte un buon gruzzolo di idee (...). Perlomeno ho l’impressione di avere la capacità sufficiente per andare avanti. Nessun senso di vuoto. E per dimostrarlo andrò a casa, prenderò i miei appunti e.
..”.

Perché non provare ad imitare Virginia?

Auguri per un anno splendido a tutte, a tutti.

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