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Artiste al MASI di Lugano

Artiste al MASI di Lugano

Shunk – Kender, un’interessante mostra fotografica al MASI di Lugano presso la sede di Palazzo Reali

Giovedi, 20/08/2020 - Harry Shunk e Jànos Kender, tra il 1950 e il 1980 lavorarono a Parigi e a New York per documentare attività artistiche tra le più varie: inaugurazioni, performances, happening ma anche attività personali in studio o all’esterno.
Tra le numerose immagini di documentazione fotografica - più di 10.000 stampe provenienti dal Centre Pompidou esposte a Lugano fino al 20 settembre 2020 per la mostra "Shunk-Kender. L'arte attraverso l'obiettivo (1957-1983) - ho trovato particolarmente interessanti quelle relative alle artiste Yayoi Kusama, Marta Minujin, Niki de Saint Phalle.

Yayoi Kusama, artista giapponese nota oggi soprattutto per l’utilizzo di punti e pallini che rimandano ai temi della percezione e del disorientamento.
Foto 1. Yayoi Kusama Fiore 



















Foto 2 Yayoi Kusama Fiore Milano
































Yayoi giunge a New York nel 1958 e organizza lì i primi happenings sia in spazi pubblici che nella strada. Le sue Mirror Rooms, chiuse, ospitano manichini femminili che rimandano alla denuncia che la politica delle donne opera nei confronti del consumismo.

Foto 3 Yayoi Kusama Mirror Rooms

















Nel 1961 Niki de Saint Phalle (1930- 2002) ed il marito Jean Tinguely realizzano un’azione di tiro di pittura alla quale invitano amiche ed amici. L’azione diventerà essenziale per l’attività artistica di Niki che presenterà la sua prima personale alla Galerie J a Parigi. Feu a volontè, questo il titolo della mostra, nella quale espone l’opera Old Master, realizzata sparando con un fucile cartucce riempite di colore.

Foto 4 Niki de Saint Phalle Feu a volontè




















Foto 5 Niki de Saint Phalle Nanà Parigi




















La destruction è il titolo dell’artista argentina Marta Minujin, nata nel 1943. Nel 1968, al termine della sua permanenza in Francia, Marta brucia tutte le opere realizzate durante il suo soggiorno. Una critica forte alle modalità di formazione artistica di tipo classico, critica che la porta ad un ripensamento di sé come artista ed alla ricerca di una espressione personale.

Foto 6 Marta Minujin Destroction




















Foto 7 Marta Minujin Destrction






































Altre immagini documentano l’attività di Christo e Jean Claude (1935 - 2009) che, negli anni 1969 – 1970, lavorano in Australia, a Little Bay, per avvolgere una parte di costa sul Pacifico.
Numerose anche le fotografie di documentazione delle attività di artisti quali Yves Klein, Andy Warhol, Spoerri, Armen, Cesar, Tinguely, Rotella (divertentissime le immagini dell’artista carico di manifesti strappati che si reca nello studio per assemblarli)

Scendendo al primo piano riservato, come il pianterreno, alla collezione permanente, un incontro piacevole, un Ritratto di dama attribuito ad Angelika Kauffmann (1741 – 1807).

Foto 8. Ritratto di dama attribuito ad Angelika Kauffmann


L’opera, del 1800 circa, rappresenta una donna che porta, appoggiato sulle spalle, a “coprire” la scollatura, un velo. Mi ha colpito lo sguardo, occhi furbissimi sembrano rimandare all’ironia dei dipinti della famiglia reale in cui i personaggi, ritratti da Goya, esprimono nei volti i problemi mentali e fisici derivanti dai numerosi matrimoni tra consanguinei. La differenza sta nel fatto che l’ironia, nel caso di questa dama, parte da lei stessa, abilmente ripresa dall’autrice, e viene rimandata a chi guarda, in un gioco di sguardi e di compiaciuta complicità.

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