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Come superare il razzismo in un viaggio ‘on the road’: nelle sale “Green Book”

Come superare il razzismo in un viaggio ‘on the road’: nelle sale “Green Book”

Nel nuovo, pluripremiato film di Peter Farrelly la storia di un’amicizia fra due persone profondamente diverse

Martedi, 29/01/2019 - Ci sono commedie d’ambiente, come il pluripremiato ‘Green Book’, (trailer) che conciliano perfettamente il divertimento e l’impegno, anche in presenza di trame non originalissime, grazie ad una sceneggiatura perfetta, all’attualità dei messaggi che propongono e alla capacità interpretativa degli attori.
È questo il caso di ‘Green Book’, dove il titolo del film fa riferimento ad una guida, pubblicata negli Anni Cinquanta che individuava tutti i luoghi di ricezione turistica (motel, ristoranti, ecc.) che accoglievano i viaggiatori afroamericani, la cosiddetta “The Negro Motorist Green Book”, scritta da Hugo Green: si trattava in genere di alberghi modesti o vere e proprie stamberghe e di ristoranti poco raffinati.
Ispirato alla storia vera di Tony Lip, padre dello sceneggiatore del film Nick Vallelonga - che ha scritto il film con il regista Peter Farrelly, (‘Tutti pazzi per Mary’, ‘Scemo & più scemo’, ‘Amore a prima svista’) - . ‘Green Book’ ha vinto tre Golden Globe (Migliore sceneggiatura, Miglior film commedia o musicale e Miglior attore non protagonista Mahershala Ali) ed è candidato a cinque premi Oscar: Miglior film, Miglior sceneggiatura originale, Miglior Attore Protagonista (Viggo Mortensen), Miglior attore non protagonista (Mahershala Ali) e Miglior Montaggio.
Il film inizia nel 1962 quando, dopo la chiusura di uno dei migliori club di New York in cui lavorava, il buttafuori italoamericano Tony Lip deve a tutti i costi trovare un lavoro per mantenere la sua numerosa famiglia ed accetta, non avendo molte altre possibilità se non il crimine, di lavorare come autista per il pianista afroamericano Don Shirley in procinto di partire per un tour nel sud degli Stati Uniti.
Inizia così la storia di una lunga amicizia iniziata per caso che, nonostante le differenze e gli iniziali contrasti, porterà i due a conoscersi meglio e stimarsi reciprocamente: Donald Shirley (il bravissimo ed elegante attore Mahershala Ali, “True Detective”, “Moonlight”), celebre e raffinato pianista di jazz, ha deciso volontariamente di affrontare un tour verso il sud razzista degli Stati Uniti, per capire meglio la sua gente, avendo vissuto sempre a New York, in un mondo ovattato. Il suo autista Tony Lip (un magnifico Viggo Mortensen – ingrassato ad hoc di circa venti chili - “A Dangerous Method”, “Appaloosa”), descritto come un rozzo buttafuori italo-americano, si rivelerà onesto e affidabile nel tirare fuori dai guai l’artista nero, non abituato a subire atti di razzismo direttamente.
I due uomini agli antipodi riusciranno così a superare le reciproche differenze fino a stringere una grande amicizia. Nick Vallelonga, figlio maggiore di Tony Lip, descrive il film come “una storia edificante, tanto importante e potente, oggi come allora”.
L’ambientazione anni Sessanta e la vita dei club e dei locali di musica jazz, rendono il film indimenticabile.
Il film, che sarà nelle sale italiane dal 31 gennaio distribuito da Eagle Pictures, è anche vincitore del Premio del Pubblico al Toronto Film Festival 2018, grazie fra l'altro alle interpretazioni straordinarie firmate dal candidato all’Oscar Viggo Mortensen e dal Premio Oscar Mahershala Ali, oltre alla splendida Linda Cardellini nel ruolo della moglie di Nick.

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