Catania - una convenzione a sostegno di Rita Borsellino e una battaglia per uscire dal degrado etico, sociale, culturale, economico
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2006
"Siamo convinte che Rita Borsellino sia davvero una reale alternativa al sistema di potere di Cuffaro e dei suoi alleati. L’UDI di Catania appoggia la sua candidatura e ritiene di non doversi sottrarre all’elaborazione di un progetto, comune alla sinistra, che abbia la forza di contrastare un contesto politico così pesantemente condizionato da un sistema di potere affaristico e clientelare. Non vogliamo che le ragioni pur profonde della precarietà del quotidiano prendano il sopravvento, vogliamo comunicare un senso delle cose diverso: pensiamo ad un progetto che inizi a ridisegnare le grandi coordinate per uno sviluppo basato sulla pari rappresentanza dei sessi e la cittadinanza attiva. Questo processo dovrà necessariamente avviare nuove forme politiche alla pari tra partiti, movimenti, soggetti, associazioni. Noi non accettiamo di essere ridotte a “soggetti passivi” in un panorama della politica afflitta e compromessa dall’intermediazione obbligatoria dei partiti. Oggi iniziamo un confronto con la candidata alla Presidenza della Regione. Proponiamo un patto di reciproca responsabilità perché fare politica richiede una continua messa a punto di obiettivi, strategie, capacità di mediazione, pena l’inefficacia. Un progetto di rinnovamento che oggi negasse il sapere e la presenza delle donne non produrrebbe nessun cambiamento. Per questo promuoviamo una convenzione delle “Donne Catanesi per Rita Borsellino” intesa a costruire una rete capace di sostegno e di elaborazione politica, capace di portare nella politica la nostra esperienza, il senso etico della nostra storia ed esprimere compiutamente il senso autonomo del nostro genere. Scegliamo la forma politica della convenzione per collocarci in un punto importante della riflessione femminista pienamente politica. Gestire politicamente le differenze è il nostro intento, è il metodo-contenuto che scegliamo per dare forza alla molteplicità di linguaggi che rappresentiamo. La nostra convenzione dovrà rendere possibile che noi donne possiamo instaurare un patto politico diretto con la candidata alla Presidenza per il motivo a noi evidente che la politica delle donne non è delegabile ad altre forme politiche.
Quindi, mantenendo le nostre singole identità, abbiamo pattuito la nascita di una convenzione che intende raggiungere alcune comuni utilità:
• Contrastare l’incapacità della politica ad interloquire con il sapere e la presenza delle donne.
• Ridisegnare i rapporti tra noi, cercando modalità che ci sottraggano a rapporti casuali e sporadici. La continuità e la forza della nostra convenzione dovrà rendere possibile che ci si possa misurare su progetti forti che possano mutare nel profondo le condizioni della nostra Regione, progetti che ci restituiscano alla concretezza della quotidianità e della nostra esperienza.
• Costruire con la candidata Presidente una relazione di reciproca responsabilità in un momento di arretramento drammatico della rappresentanza politica, questa si concretizzerà con la possibilità di convocare incontri mirati su temi specifici, con la messa a punto di una modalità relazionale per una politica di dialogo-confronto con le donne che occuperanno cariche e funzioni nell’amministrazione regionale.
(27 maggio 2006)
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