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“Ultimina”: raccontando sottovoce un mondo patriarcale che scompare e la forza delle donne

“Ultimina”: raccontando sottovoce un mondo patriarcale che scompare e la forza delle donne

Selezionato all’IDFA di Amsterdam, il documentario di Jacopo Quadri dedicato a Ultima Capecchi

Martedi, 03/11/2020 - Un documentario dedicato alla terra, alle origini, a una donna unica, “Ultimina”, che dà vita, corpo e identità al nuovo film documentario realizzato da Jacopo Quadri, dal titolo omonimo (“Ultimina”): l’opera è stata selezionata e verrà presentata in anteprima mondiale in Concorso all’International Documentary Film Festival (IDFA) di Amsterdam, il più importante Festival di documentari di tutto il mondo (16 novembre/6 dicembre). Arriverà fino ad Amsterdam, dunque, un pezzo di Maremma, un segmento della nostra storia al femminile, attraverso la voce di Ultimina, una delle sue protagoniste segrete.

Il film è infatti un ritratto, delicato e intimo, girato nel corso degli ultimi anni, di Ultima Capecchi, una donna di 86 anni, che vive sola vicino a Sovana, isolata nella campagna della Maremma: l'opera ci immerge, anche con l’aiuto delle fotografie di famiglia, nel suo passato, dove comandavano le leggi di uomini violenti, veri padri padroni. Lei, che sarebbe dovuta essere l’ultima di tanti figli, ma che fu seguita dalla sorellina Finis, ha attraversato il secolo a testa alta non smettendo mai di lavorare. Emerge il ritratto di una donna forte, che ha il dono della parola limpida e l’amore per il racconto. Il tono della sua voce è alto e chiaro, il suo parlare vivace come un fiume, la sua mente lucida e il suo corpo di camminatrice fiero e attivo: «Ultimina è elegante, non ha rancori, ma se tornasse indietro avrebbe voluto aiutare le altre donne a non farsi sottomettere».

L’autore, Jacopo Quadri, ci accompagna quasi in punta di piedi in questo viaggio nel mondo di Ultimina: con lei siamo a vegliare la sera solitaria, a zappare la terra secca che forse sarà orto, la seguiamo a piedi nella campagna spopolata, dove non si incontra mai nessuno ed i rapporti avvengono solo per telefono. La seguiamo nelle camminate al cimitero del paese e nella vita di ogni giorno, a cogliere gli ortaggi nei poderi vicini. Con lei riflettiamo sul senso del finire sottoterra in un mondo sventrato dalle partenze, in un luogo dove tanto si è lavorato e che ora è senza futuro.

Prodotto da Ubulibri in collaborazione con Rai Cinema, il documentario è diretto e montato da Jacopo Quadri, con la fotografia di Greta De Lazzaris, musica Valerio Vigliar, suono Daniela Bassani e Nicolò Tettamanti.

Jacopo Quadri oltre ad aver montato tutti i film di Mario Martone e di Gianfranco Rosi ha collaborato, tra gli altri, con Bernardo Bertolucci, Paolo Virzì, Marco Bechis, Francesca Archibugi, Zhang Yuan, Alessandro Rossetto, Apichatpong Weerasethakul. Come regista, dopo una serie di cortometraggi sperimentali, Statici, ha realizzato, insieme a Mario Martone, i lungometraggi documentari La terra trema e Un posto al mondo (2000). Dalla scomparsa del padre Franco Quadri dirige la casa editrice Ubulibri con la quale ha realizzato alcuni documentari sul teatro, tra cui La scuola d'estate (2014) e Il paese dove gli alberi volano (2015). Per il suo terzo lungometraggio documentario, Lorello e Brunello, ha ricevuto il Premio Cipputi e la Menzione Speciale della Giuria al Torino Film Festival del 2017. Ultimina (2020, prima mondiale IDFA) è il suo nuovo lavoro.

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