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“Stay Still”: se le giovani generazioni scelgono la fuga della mente

“Stay Still”: se le giovani generazioni scelgono la fuga della mente

Il film di Elisa Mishto nelle sale e nelle arene italiane, distribuito dall’Istituto Luce–Cinecittà, a partire dal 15 luglio

Mercoledi, 15/07/2020 - Una ragazza apparentemente come tante, la protagonista del film “Stay Still” (Stillstehen), Julie, vuole in realtà distinguersi per il suo non-fare, pur di evitare anche la semplice possibilità di diventare un’operosa formica di uno sgradito ingranaggio. In ciò è del tutto diversa dalla regista del film Elisa Mishto, di origini italiane, naturalizzata in Germania, video-artista laureata in cinema e semiotica, ex pugilessa e fondatrice, nel 2009 di una società che promuove incontri di pugilato (la Festsaal Kreuzberg Boxing), dunque una donna tutt’altro che immobile.

Presentato nella sezione ‘Panorama Italiano’ di Alice nella Città 2019, alla Festa del Cinema di Roma, il film racconta la scelta di Julie, e probabilmente di tanti giovani della sua generazione, di attuare una nuova forma di resistenza, il restare immobili, per evitare un correre cieco e un frenetico fare privo di senso, ma quella che sembra a tutti gli effetti una ‘scelta’ sfugge di mano alla giovane donna, che porta sempre guanti di lattice e commette, senza apparenti emozioni, atti di piromania, piccoli reati ed altre azioni palesemente evidenzianti una seria psicolabilità, a causa della quale entra ed esce da una lussuosa clinica psichiatrica: qui Julie conoscerà Agnes, infermiera e mamma quasi per caso che, al contrario, tiene molto all’approvazione sociale, ed è in continuo, caotico movimento pur senza una bussola che le indichi la rotta da seguire.
Julie e Agnes diventeranno ‘formiche ribelli’ poiché, dal loro incontro di persone profondamente diverse e disfunzionali ma bisognose l’una dell’altra - Julie testarda e sarcastica ereditiera che celebra l’ozio e Agnes, giovane e ingenua infermiera - nascerà un’ostinata opposizione al ‘fare’ e all’eseguire cieco, un desiderio di mettere a ferro e fuoco l’ordine costituito della clinica e non solo, quasi un monito a lottare, con ogni mezzo, per i cambiamenti che ciascuno vorrebbe vedere realizzati.
Il film, girato con grande cura estetica e rigore stilistico, rispecchia la sospensione del tempo, cinematografico e narrativo, evidenziata dall’algido imbarazzo psichico della protagonista, proveniente da una classe agiata, per dover vivere una vita ‘ordinaria’, sentita inconsapevolmente come ingiusta e sbagliata.

La regista aveva già girato un documentario sulle istituzioni psichiatriche, intitolato “States of Mind”: “in quel periodo - racconta - ho imparato qualcosa che mi ha profondamente colpita: l’immobilismo dei pazienti delle cliniche che trascorrono spesso le loro giornate aspettando di prendere le medicine, o il pranzo, la visita di un familiare o, semplicemente, di stare meglio e, mentre aspettano, non fanno niente”.
Fondamentale apporto al film è la musica di Sascha Ring (Apparat), una delle principali artiste della musica elettronica europea contemporanea, che ha già lavorato in vari film italiani, vincendo di recente anche un David di Donatello per le musiche di “Capri-Revolution”. Nel cast, Natalia Belitski nei panni di Julie e Luisa-Celine Gaffron nel ruolo di Agnes, oltre a Martin Wuttke, Jürgen Vogel e al ‘nostro’ Giuseppe Battiston, sempre abilissimo ad adattarsi ed a rendere credibili i tanti personaggi differenti che interpreta.

Uscito in esclusiva su Miocinema nella prima settimana di luglio, “Stay Still” (trailer), una produzione prodotto da Cala Film e Partner Media Investment, esordio nel lungometraggio di Elisa Mishto, ha iniziato, dal 10 luglio scorso, il suo viaggio nelle arene e nei cinema italiani, distribuito da Istituto Luce-Cinecittà.
Mercoledì 15 luglio, il film approda a Firenze, alle ore 21:30, presso il Cinema nel Chiostro, Chiostro Grande di Santa Maria Novella, con ingresso da piazza della Stazione, 5. Alla proiezione saranno presenti, per un saluto iniziale e il dibattito dopo il film, la regista e Sascha Ring (Apparat). Il film sarà quindi in programmazione al Cinema Ariston di Trieste dal 16 al 19 luglio; il 17 luglio al cinema Antoniano di Bologna (alla presenza di Mishto e Ring); il 22 luglio all'Arena Argentina di Catania e all'arena Palma di Trevignano (alla presenza del produttore, Andrea Stucovitz) e il 24 luglio all'Arena Frontone di Perugia.


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