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Agnieszka HOLLAND ed il suo film “GREEN BORDER”

Agnieszka HOLLAND ed il suo film “GREEN BORDER”

Oggi 14 febbraio, alle 20.30, in ‘streaming’ nelle sale d’Italia, Andrea Segre intervisterà la grande regista

Mercoledi, 14/02/2024 - Arriva nelle sale in questi giorni ed in particolare oggi, 14 febbraio, "GREEN BORDER" di Agnieszka HOLLAND.

Presentato in anteprima mondiale alla 80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in cui uno dei temi più importanti affrontati è stato quello delle migrazioni, la pellicola ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria ed è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI.

La HOLLAND, grande regista polacca, è da sempre attenta alle politiche di denuncia sociale e politica ed è pure eclettica cineasta a tutto tondo: attrice (ha lavorato negli anni Settanta con i grandi Zanussi e Kieślowski), sceneggiatrice, oltreché per sé e per i sopracitati, anche per l’altrettanto grande Wajda, e notevole regista, tra televisione e cinema pure con tematiche tratte dalle letteratura classica di tutti i tempi, come “Il giardino segreto-The Secret Garden” (1993) tratto dall’opera omonima dell'autrice inglese Frances Hodgson Burnett o "Washington Square-L'ereditiera", del 1997, un adattamento dal romanzo "Piazza Washington" scritto dell'autore statunitense Henry James.

Film di grande impatto per potenza visiva e lucidità, "GREEN BORDER" non poteva non interessarsi alle violenze del quotidiano che interessano in maniera diretta la sua patria, la Polonia che già vive in un tumulto interno per le politiche del governo, messa in una situazione ancor più delicata prima e durante l'invasione russa dell'Ucraina.

“The Green Border-Il confine verde”, è quello tra Bielorussia e Polonia, chilometri infiniti di alberi, natura, animali che separano l'Europa (e la Nato) dalla zona di influenza russa, e che oggi sono uno dei luoghi d'accesso possibile per chi cerca di entrare in Europa ‘clandestinamente’, ma viene in realtà stritolato dalle politiche europee e dei singoli governi.
Con un’imago tra l’onirico ed il tragico creata artatamente e visivamente dalla regista, Bielorussia e Polonia ‘giocano a tennis’, rimpallandosi cadaveri di profughi siriani e afghani oltre il filo spinato che divide le nazioni, come fosse la rete di un rettangolo di gioco.
Il ‘confine verde’ della settantaquattrenne Agnieszka Holland racconta migranti in corsa e polacchi in crisi (guardie, attivisti, intellettuali), grazie ad un drammatico b/n, offrendo l'epitaffio della cosiddetta società ‘civile’ senza però arrendersi all'indifferenza, senza nascondere la testa sotto la sabbia, non demordendo, ma tentando, ‘obstinata mente’, di trovare ancora, nonostante tutto, nonostante il mondo, bagliori di solidarietà...

Alla 80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ricevendo il premio Speciale della Giuria, la Holland aveva infatti asserito, tra l’altro nel commosso discorso di ringraziamento: “Ci sono persone che stanno aiutando e credono nell'umanità: dedichiamo questo premio a tutti gli attivisti ed a coloro che li stanno aiutando”.
(https://www.noidonne.org/articoli/venezia-80-a-hic-sunt-leones-19917.php).

“Green Border”, Movies Inspired e le sale di Circuito Cinema Distribuzione collaboreranno con il Forum “Per Cambiare L’ordine Delle Cose” per promuovere momenti di riflessione e di dibattito sui temi che il film tratta in relazione alle politiche europee sulle migrazioni.


https://www.percambiarelordinedellecose.eu/

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