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A come artiste, R come resilienti

A come artiste, R come resilienti

UDI, Forlì - L’appuntamento artistico dell’Udi, arrivato alla decima edizione, apre i battenti dall’8 marzo con le opere di Graziella Reggio e Mirella Saluzzo

Sabato, 27/02/2016 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2016

Sono due artiste di fama internazionale - Graziella Reggio e Mirella Saluzzo - le protagoniste della decima edizione della mostra ideata da UDI Forlì e Archivio UDI Forlì - Cesena e curata da Angelamaria Golfarelli.

“Resilienti” è il titolo dell’esposizione che sarà visitabile dall’8 al 29 marzo 2016 nella straordinaria cornice dell’Oratorio San Sebastiano, presso il complesso museale del San Domenico.

“La mostra vuole riflettere sul ruolo delle donne in quella che è considerata la capacità di far fronte in maniera positiva ad eventi traumatici, riorganizzando la propria esistenza dinnanzi alle difficoltà in modo tale che non si perda la propria identità e la sensibilità che consente di cogliere positivamente ciò a cui la vita ci mette di fronte” spiegano le organizzatrici.

E il richiamo è alle Resistenti, proprio a quelle donne che “lottarono per la Liberazione” e seppero trasformare “le sofferenze in energia dimostrando quanto il mondo femminile fosse in grado di adattarsi ai cambiamenti”. D’altra parte l’arte “da sempre ha rappresentato anche uno strumento di ribellione che ha dato voce alle donne e ha consentito quella estraniazione dalla realtà che troppo spesso impediva di urlare il loro genio e talento”. La mostra coglie il 70mo anniversario del voto alle donne per riaffermare l’idea che “la bellezza, le idee e i diritti possono sempre essere rispettati e non imbavagliati dalla paura e dalla sottomissione” e le opere delle due artiste intendono esserne conferma, con l’articolato lavoro pittorico di Graziella Reggio denso di richiami alla natura e alle sensazioni che essa produce nei suoi rimandi al femminile e alla terra. Le imponenti sculture in metallo di Mirella Saluzzo sono espressioni “della forza di un movimento perenne e concentrico che, simulando le traiettorie dell'aria e dell'acqua, danno vita ad installazioni la cui laica sacralità dialogherà con l'invisibile”. (Ingresso libero, informazioni 348 9508631).





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